San Mattia è scelto per ricomporre il collegio apostolico dopo il tradimento di Giuda: il suo nome fu estratto a sorte.
Di San Mattia apostolo ci parlano gli Atti degli apostoli nel primo capitolo. Il suo nome, abbreviazione del nome ebraico Mattatia, significa “dono di Dio“. Fu chiamato a ricomporre i Dodici che erano stati al seguito di Gesù e a sostituire Giuda Iscariota che lo aveva tradito.
Mattia era uno di coloro che seguivano gli apostoli per tutto il tempo in cui Gesù Cristo visse con loro e operò. Era presente fin dal momento del battesimo nel fiume Giordano e poi anche nell’evento dell’Ascensione al cielo. Si pensa che facesse parte dei 72 discepoli designati dal Signore e da lui mandati, come agnelli fra i lupi, a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dov’egli stava per andare.
Negli Atti degli apostoli quindi c’è il riferimento a Mattia anche quando viene detto “Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione“. (At 1, 21-22)
Secondo gli Atti apocrifi, Mattiasarebbe nato a Betlemme, da una illustre famiglia della tribù di Giuda. Dagli Atti degli apostoli canonici invece si viene a conoscenza di come sia stato scelto l’apostolo Mattia. “Ne furono proposti due: Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia“. Prima di procedere all’estrazione a sorte per decidere a chi dei due sarebbe spettato quel posto gli apostoli pregarono dicendo: “O Signore, tu che conosci i cuori di tutti, indicaci quale di questi due hai scelto per assumere l’ufficio di questo ministero e di questo apostolato, dal quale Giuda perfidamente si partì per andarsene al proprio luogo“, come scrisse san Giovanni Crisostomo nelle Omelie sugli Atti degli Apostoli.
Poi tirarono a sorte sui due candidati e “la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli”. Scelto quindi per essere stato vicino al Maestro durante la sua vita pubblica e per aver assistito a molte delle sue opere era uno dei discepoli più in vista. Aveva le caratteristiche, quindi, per essere inviato nel mondo a testimoniare la resurrezione del Signore. Il significato di apostolo infatti è “inviato”.
L’apostolo Mattia fu poi tra i Dodici nella Pentecoste quando discese lo Spirito Paraclito. Diventerà poi un testimone della Risurrezione come gli altri apostoli: opererà miracoli, si impegnerà per la conversione dei popoli, battezzerà nuovi credenti in Cristo Gesù. E alla fine darà l’estrema testimonianza subendo il martirio.
Non si hanno molte altre informazioni sulla vita di San Mattia apostolo e non si conoscono con certezza neanche i particolari della sua morte, ma nonostante ci siano notizie talvolta contraddittorie la tradizione lo considera martire. Si pensa che si trovava in Etiopia a predicare quando fu perseguitato e ucciso. Alcune reliquie attribuite a lui si conservano in santa Maria Maggiore in Roma ed altre sono custodite nella Cattedrale di Treviri.
Clemente Alessandrino ha riportato alcuni detti che tradizionalmente sono stati attribuiti a san Mattia. Tra questi spicca il seguente: “Ammira le cose presenti, nel senso che esse rivelano la grandezza di Dio”. Ma anche: “Combattere contro la carne e maltrattarla, non accordandole alcun piacere lecito è allevare l’anima nella fede e nella conoscenza“.
Nell’iconografia San Mattia è spesso raffigurato con una scure che simboleggia il suo martirio perché si pensa che sia stato decapitato, anche se alcune fonti propendono per la morte avvenuta per lapidazione. È considerato il patrono dei macellai a motivo di una leggenda. Secondo questa narrazione avrebbe predicato nel paese degli antropofagi, coloro che divoravano la carne umana: sarebbero stati loro ad ucciderlo, ma non lo avrebbero mangiato.
Glorioso San Mattia,
che fosti discepolo fedele del Signore
e poi Apostolo fervente nel predicare Gesù risorto
nella Giudea e in altre parti del mondo,
noi ringraziamo il Signore
che ha affidato alla Tua protezione il nostro popolo.
Aiuta anche noi ad essere come Te,
testimoni coraggiosi della nostra Fede,
e ad amare il prossimo come Te che,
sull’esempio del divino Maestro,
moristi pregando per i Tuoi uccisori.
Amen
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