Santa Matilde di Sassonia, regina vicina ai bisognosi e ai malati, sarà perseguitata e ridotta in miseria per la sua generosità verso gli ultimi.
Ma lei non leverà un solo lamento per l’ingiustizia inflittale dalla carne della sua carne. Si limiterà a pregare e a versare lacrime per la conversione dei suoi figli accecati dall’egoismo.
Il nome di Matilde, con le sue varianti Matelda e Metilde, viene dal tedesco e significa «forte in guerra». Come ha detto qualcuno, siamo in presenza di uno di quei nomi la bellezza dei quali, per suono e significato, è cantata dalla storia e dalla santità, come dell’arte e dalla letteratura.
Per la storia, basti pensare alla Contessa di Toscana, Matilde di Canossa, che si batterà dalla parte di papa Gregorio VII durante la lotta per le investiture, come personaggio di primissimo piano nelle vicende politiche e civili dell’XI secolo. Alla faccia del Medioevo “misogino” che secondo la leggenda nera anticattolica avrebbe relegato le donne in una posizione di sottomissione.
In letteratura sarà Dante a cantare Matelda — descritta come «donna soletta che si già cantando ed iscegliendo fior da fiore», forse proprio in riferimento alla Contessa di Canossa, trasfigurata dal Sommo poeta in simbolo di vita attiva — incontrata sulla sommità del Purgatorio, sulla riva del fiume Lete.
La santa regina amica dei miseri
Infine nel campo della santità, a portare il nome di Matilde sono tante donne, la più celebre delle quali — anche sul piano storico — è quella ricordata nella giornata di oggi. Parliamo di Matilde di Sassonia, moglie del re Enrico di Germania e madre del futuro imperatore Ottone (il primo a portare questo nome).
La sua condizione di regina non le risparmierà sofferenze e dolori, tutt’altro. A guastare la sua vita saranno i suoi stessi figli, nemici l’uno dell’altro per rivalità dinastiche e di potere, al punto da rendere la vita impossibile a loro madre.
Matilde si rivelerà un angelo benefico per i propri sudditi fino a quando accanto a sé avrà suo marito. La regina si mostrerà instancabile nelle buone opere e magnanima nella carità. Ma alla morte di Enrico, che oltre ad amarla la incoraggiava, i due figli cominceranno a contendersi la successione al trono.
Perseguitata dai suoi stessi figli per la sua generosità
La vita della regina Matilde si trasformerà così in un calvario. I due figli infatti, non paghi di rivaleggiare tra di loro in maniera ben poco fraterna, iniziano a rivoltarsi anche contro di lei, accusandola apertamente di aver dilapidato – a causa della sua troppa generosità – le risorse familiari e quelle del regno.
Per umiliarla la privano allora di tutte le ricchezze, riducendola in miseria. Ma da Matilde non si leva una parola a difesa dei suoi diritti violati o contro l’ingiustizia subita. E se piange, non lo fa per la sua condizione, ma per quelli in cui l’egoismo ha precipitato i suoi figli, accecati dalla brama di potere.
Così Matilde prega non per essere riabilitata, ma per la conversione dei suoi figli. Le sue lacrime e le sue preghiere saranno ascoltate. E i figli, pentiti della loro durezza di cuore, non solo le chiederanno perdono, ma le restituiranno diritti e ricchezze. Matilde le userà per riprendere la sua opera di carità verso i poveri e i malati. Un’opera che la santa regina proseguirà fino all’ultimo dei suoi giorni. Muore nel 968, nel monastero di Quedlinburg, che lei stessa aveva fondato.
Preghiera a Santa Matilde
Oh Gloriosa Santa Matilde aiutami a farmi trovare Dio nella sua grandezza e nella sua prosperità, e di avere la sua benedizione nei momenti di difficoltà. Degnati, ti supplico, oh grande Santa, di ottenermi un sincero pentimento per i miei peccati e la fiducia illimitata nella bontà misericordiosa di Dio. Amen