San Callisto, papa e martire, ha eretto la prima chiesa di Roma dedicata a Maria, oltre a costruire le Catacombe che portano il suo nome.
Esercitò la benevolenza verso i peccatori e per il suo zelo apostolico si attirò l’odio dei pagani che lo martirizzarono.
A Roma sono celebri le Catacombe di San Callisto, lungo la via Appia, che raccolgono le spoglie dei primi martiri cristiani, tra i quali si contano molti papi. Tra i molti cimiteri sotterranei della Città eterna, le Catacombe di San Callisto sono quelle più famose e frequentate, note soprattutto per via della cosiddetta «Cripta dei Papi».
Ma il corpo di Callisto I, papa santo e martire, non si trova nelle Catacombe che costruì e che conservano il suo nome ma non le sue reliquie.
Callisto in greco significa «bellissimo». È il sedicesimo papa della storia, eletto tra il 217 e il 220 dopo essere finito ai lavori forzati nelle miniere di Sardegna. Callisto occupa la cattedra di Pietro durante l’impero di Eliogabalo e di Alessandro Severo.
Fondatore della prima chiesa romana dedicata a Maria
La storia di Callisto si intreccia con quella della pietà mariana di Roma. La memoria popolare narra infatti che, sotto il suo pontificato, sgorgasse miracolosamente, dal suolo romano di Trastevere, una fontana d’olio d’oliva. La fontana prodigiosa si trovava proprio nel punto in cui i cristiani si riunivano per pregare. Gli osti romani, pensando di sfruttare la situazione, infastidivano continuamente i cristiani per farli allontanare. Alla fine dovette intervenire l’imperatore che decise di dedicare quel luogo al culto sacro.
E così papa Callisto fondò, proprio nel punto dove scaturita la fonte miracolosa, la basilica di Santa Maria in Trastevere, la prima chiesa di Roma dedicata alla Madonna.
Inviso a “amici” e “nemici”
Callisto dovette soffrire molto a causa dei “suoi”. Venne falsamente accusato di eresia nella formulazione del mistero della Trinità (che invece Callisto difendeva secondo tradizione ortodossa poi confermata dai concili). Alcuni cristiani rigoristi gli rimproverarono lo scarso zelo quando fu lui, in tempi di rilassatezza, a istituire il digiuno delle Quattro Tempora (i tre giorni di digiuno e di astinenza all’inizio delle stagioni dell’anno).
Ma soprattutto i rigoristi (come Ippolito a Roma e Tertulliano in Africa) non gli perdonarono il “lassismo”, vale a dire quella che per loro era arrendevolezza e scarsa severità disciplinare. Callisto infatti aveva riaccolto i lapsi, i cristiani che per debolezza, sotto la minaccia della persecuzione, avevano apostatato si erano piegati ad adorare gli dèi di Roma. Anche allora l’esercizio della misericordia verso i peccatori pentiti – che non vuol dire legittimare il peccato – irritava molto.
Apostolo e martire
Quanto fosse “cedevole” e “lassista” la mitezza di Callisto lo proverà il suo martirio. Dato che si dedicava con fervore a convertire molti patrizi dal paganesimo al cristianesimo, Callisto si attirò anche l’odio di pagani incalliti come i pretoriani.
Così, forse in una sommossa popolare contro i cristiani, lo fecero arrestare e lo condannare a morte. Papa Callisto I fu gettato e affogato in pozzo di Trastevere nel 222. Il suo corpo verrà deposto di là dal fiume, lungo la via Aurelia, distante dalle Catacombe che aveva costruito lungo la via Appia.