Nel pieno dell’estate si celebra la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo in anima e corpo come definito dal dogma di fede.
Dopo il grande privilegio della nascita senza la macchia del peccato originale, la Beata Vergine Maria è celebrata nell’Assunzione al Cielo in anima e corpo che l’ha preservata dalla corruzione mortale.
Il dogma dell’Assunzione della Beata Vergine di Maria in Cielo è stato proclamato ufficialmente il 1° novembre 1950 ad opera di papa Pio XII. In Maria si è già verificato ciò che professiamo nel Credo apostolico circa la resurrezione della carne nella vita eterna.
Oggi 15 agosto: Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
Questo grande privilegio dato a Maria che si somma a quello di essere l’Immacolata Concezione ovvero nata senza la macchia del peccato originale che tocca ad ogni vivente, è dato dal fatto di esser stata la Κεχαριτωμένη (kekaritoméne), la “piena di grazia”.
Nata per diventare la Madre di Dio, dal momento che per tutta la sua vita terrena Maria è stata esente dal peccato, non poteva conoscere la corruzione della morte. È una diretta conseguenza della sua natura umana eppure preservata dal peccato, appunto.
Nel 1950 papa Pio XII ha confermato una verità che era radicata nel cuore e nella mente dei fedeli di tutti i tempi. “Pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”: con queste parole ha enunciato il mistero.
Si tratta del quarto tra i dogmi mariani, dopo quello della Maternità divina proclamato al Concilio di Efeso nel 431, a quello della Verginità perpetua enunciato nel II Concilio di Costantinopoli nel 553. Il terzo dogma è poi quello dell’Immacolata Concezione stabilito da papa Pio IX nel 1854.
Il passaggio della Beata Vergine Maria alla vita eterna
Diverso dal passaggio di ogni comune mortale, quello alla vita eterna per la Madonna è avvenuto in un altro modo. Se Gesù ha conosciuto la morte fisica prendendo su di sé tutti i peccati dell’umanità per poi risorgere dopo tre giorni, Maria non poteva certamente conoscere il disfacimento della morte della carne.
Maria non è stata quindi soggetta al potere della morte e trascorso il periodo della sua vita su questa terra è stata assunta nella gloria divina non solo con l’anima, ma anche con tutto il corpo.
Già negli scritti di Efrem il Siro e di Sant’Epifanio da Salamina nel IV secolo si trovano le prime esplicite testimonianze sulla fede dei credenti in questa verità. Precedentemente anche Sant’Ireneo di Lione nel II secolo aveva posto la riflessione teologica in questa direzione contemplando il ruolo di Maria nella storia della salvezza.
La festa di Maria Assunta nella devozione popolare aveva trovato posto prima in Oriente e già dal VI secolo si celebrava la Dormizione della Vergine.
Addormentatasi in un sonno profondo è stato così che la Madonna è stata assunta in Cielo. Nel IX secolo la festa della Dormizione aveva già assunto il nome di Assunzione e papa Leone IV vi aveva dato grande solennità.
La devozione a Maria Assunta nel corso del tempo
Già in quel periodo era stata prescritta una giornata di vigilia ed un’ottava come solennità. Poi attraverso gli scritti dei Padri della Chiesa, la diffusione di immagini sacre e la sua presenza in antichi libri liturgici favorirono la propagazione del culto a Maria Assunta.
Fin dai primi secoli la fede dei cristiani in questo mistero era ben radicata e successivamente fu inserito nel quarto mistero della gloria all’interno del Santo Rosario.
A dare un notevole contributo al dogma dell’Assunzione furono poi i teologi della scolastica. Da Sant’Alberto Magno a Sant’Antonio da Padova a San Bonaventura da Bagnoregio, la totale beatitudine di Maria e la sua Assunzione in anima e corpo furono certezze di fede.
La Beata Vergine Maria è dunque la prima a sperimentare ed anticipare la resurrezione della carne che avverrà per tutti gli esseri umani dopo il Giudizio universale.