Religiosa, fondatrice delle Ancelle della Carità, donò se stessa ed i suoi beni per la sussistenza materiale del prossimo, rivolgendo una particolare attenzione alle donne in difficoltà.
Una cura che non sia solo materiale ma anche spirituale. In particolare, insegna loro un mestiere, in particolare a coloro che sono sole ed abbandonate.
In questo quindicesimo giorno del mese di dicembre, la chiesa venera Santa Maria Crocifissa di Rosa. E’ la sesta di nove figli. Il padre è un ricco uomo d’affari che possiede una grande filanda e una panchina della chiesa. E’ una famiglia felice, e sin dall’infanzia Paola (questo è il suo nome di battesimo) mostra una pietà viva e simpatia per i poveri. Sua madre muore quando lei ha undici anni, ma la vita nonostante il grande dolore, non cambia molto, perché la routine familiare è ben consolidata.
All’età di 17 anni, lascia la scuola per prendersi cura della casa di suo padre. Egli incomincia a cercare un marito per lei, e quando trova un giovane adatto, Paola ne è piuttosto turbata. Confessa i suoi problemi all’arcivescovo della cattedrale. Per i successivi dieci anni, Paola ha continuato a vivere a casa, ma diviene sempre più coinvolta nel lavoro sociale, trovando un degno esempio in suo padre, e nella cura spirituale delle ragazze e delle donne della sua filanda
Quando scoppia un’epidemia di colera a Brescia nel 1836, Paola chiede al padre il permesso di lavorare all’ospedale ed egli acconsente. In seguito, nel 1837, a Paola viene chiesto di prendersi cura di un’istituzione che è una specie di laboratorio per ragazze povere e abbandonate. Si trattava di una posizione delicata e difficile per una giovane donna di soli 24 anni.
Dopo aver operato con successo per due anni, si dimette dopo un conflitto con il consiglio, che non vuole che le ragazze rimanessero nella casa. Allo stesso tempo, rivolge la sua attenzione a un progetto che è stato ideato da suo fratello Filippo e da Mons. Pinzoni, cioè una scuola per ragazze sordomute, sul modello del lavoro di san Lodovico Pavoni per i ragazzi.
Questa scuola è solo nelle fasi iniziali quando Paola lo consegna alle sorelle Canossiane, che volevano realizzare la stessa opera a Brescia su più vasta scala.
O Signore Gesù, che insegnasti agli apostoli a pregare, per i meriti di santa Maria Crocifissa, noi ti rivolgiamo un’ardente preghiera, perché ci conceda la grazia di una vera pietà.
Insegna la preghiera a noi che non sappiamo pregare, facci degni della tua luce, della tua purezza, del tuo amore. Rafforza questo cuore tanto debole; snebbia la nostra mente dalle oscurità della terra. Da’ a noi la sete di te, della tua intimità.
Ci rivolgiamo a te, santa Maria Crocifissa, e ti invochiamo: “Donaci la grazia della pietà e della preghiera, perché sappiamo che questo è il solo e vero amore di Dio”.
LEGGI ANCHE: Oggi 6 aprile: Beato Zefirino Agostini e la “scuola di carità” nata da Dio
Un aspetto caratteristico del cammino di San Giovanni Paolo II è legato alla sua passione…
“Rendimi degno di te”. Con la preghiera della sera di oggi chiediamo alla Santissima Trinità…
Papa Francesco durante l'Udienza generale del mercoledì ha annunciato la tanto attesa data di canonizzazione…
Una testimonianza forte e commovente che ci aiuta a comprendere che facciamo tutti parte di…
La devozione a Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, si diffonde grazie a Santa…
Celebriamo in questa domenica, 24 novembre 2024, la grande festa di Cristo Re dell’Universo dietro…