Sacerdote gesuita, confessore e predicatore, svolgerà un ruolo fondamentale nella diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù.
Il Salvatore lo indicherà alla veggente suor Margherita Maria Alacoque con parole davvero sbalorditive, che metteranno in luce la grande santità di questo sacerdote che conoscerà anche la calunnia e la persecuzione.
L’entrata nei Gesuiti e l’incontro col Sacro Cuore
Claudio de la Colombière nasce nel 1641 in Francia, a Saint-Symphorien d’Ozon. Ha diciotto anni quando, nel 1641, entra nella Compagnia di Gesù. Dopo essere diventato sacerdote nel 1669, si dedica all’insegnamento della retorica e alla predicazione.
Più tardi, nel 1675, arriva a Parigi, a Paray-le-Monial, come superiore della comunità del convento della Visitazione. Confessore delle monache, conoscerà Margherita Maria Alacoque, la mistica depositaria delle rivelazioni del Sacro Cuore di Gesù. Proprio a lui la religiosa confida le straordinarie rivelazioni ricevute, nelle quali il Signore chiede di diffondere nel mondo la devozione al Sacro Cuore.
Le parole stupefacenti di Gesù
Il gesuita prende posizione a suo favore e la sostiene nella suo missione. In più sosterrà il fondamento teologico della devozione individuando nel Sacro Cuore di Gesù il segno dello smisurato amore di Dio per l’uomo. Sarà proprio lui a ordinare alla veggente di raccontare, nella Autobiografia, le sue esperienze ascetiche e di rendere pubbliche le rivelazioni ricevute.
«Io ti invierò il mio fedele servitore e perfetto amico». Con queste stupefacenti parole Gesù stesso aveva indicato Claudio de la Colombière a Margherita Maria Alacoque. In effetti il gesuita si era da tempo preparato ad accogliere il messaggio dell’amore divino. Molto prima di giungere a Paray-le-Monial scriveva nel suo diario: «Voglio che il mio cuore non sia più se non in quelli di Gesù e di Maria, o che quelli di Gesù e di Maria siano nel mio, così che gli comunichino i loro movimenti, e che il mio non si agiti e non si muova se non in conformità agli stimoli che da quei Cuori riceverà».
La persecuzione in Inghilterra
Dopo un anno e mezzo a Parigi, parte per Londra come “predicatore della duchessa di York”. Quando in Inghilterra scoppia il “terrore papista” il gesuita viene calunniato e accusato ingiustamente. Lo scaraventano in prigione per tre settimane e sfiora il martirio. Infine si vede espellere e fa ritorno in Francia ammalato di tisi e quasi moribondo. Tornerà a Paray-le-Monial soltanto per brevi soggiorni che gli permetteranno di rassicurare e confortare suor Margherita Maria Alacoque, la cui vita mistica deve sempre fare i conti con lo scetticismo che la circonda. Ha soltanto 41 anni quando prevale la tubercolosi.
Due anni più tardi appare il suo Diario spirituale, uno splendido apripista della missione di suor Margherita Maria Alacoque e del messaggio del Sacro Cuore di Gesù, la cui devozione finirà per diffondersi in tutta la cristianità finché papa Leone XIII con l’enciclica Annum Sacrum (1899) non istituirà la festa del Sacro Cuore.
Papa Benedetto XV canonizzerà suor Margherita Maria Alacoque nel 1920. Anche la santità del «fedele servitore e perfetto amico» di Gesù sarà riconosciuta: nel 1991 da papa Giovanni Paolo II.
Preghiera di San Claudio de la Colombière
Mio Signore e Dio, sono cosi convinto che Tu hai cura di tutti quelli che sperano in Te e che niente può mancare a coloro che aspettano tutto da Te, che ho deciso, per l’avvenire, di vivere senza alcuna preoccupazione e di riversare su di Te ogni mia inquietudine.