Viene educato dalla madre ai culti orientali, facendo accrescere così l’odio del giovane verso i cristiani, che perseguiterà, come soldato, sotto l’impero di Diocleziano. Ma un giorno, accade qualcosa di inaspettato che cambierà la sua vita.
Un sogno molto particolare lo farà rinsavire, convertire e portare, poi, a Gaeta, per ricevere il sacramento del battesimo.
In questo quindicesimo giorno del mese di gennaio, la chiesa venera Sant’Efisio. Nasce ad Elia, alle porte di Antiochia in Asia minore, nel 250 d.C. da madre pagana e padre cristiano. Perduto il padre in giovane età, la madre lo educa ai culti orientali. Questa formazione lo porta ad arruolarsi nell’esercito imperiale e, di conseguenza, a combattere contro i cristiani, perseguitati da Diocleziano.
La svolta nella sua vita, sempre secondo la tradizione, avviene dopo essersi trasferito in Italia al seguito dell’esercito.
Durante una notte gli appare in sogno una croce che risplende fra le nuvole. Mentre contempla questo straordinario fenomeno, la voce di Gesù dal cielo lo ammonisce per il suo perseguitare i fedeli in Lui.
Dopo questa visione il giovane soldato si converte e lascia l’esercito. Giunge a Gaeta si fa battezzare.
Decide, inoltre, di annunciare il Vangelo ai pagani. Avendo saputo che in Sardegna il paganesimo è ancora diffuso, va sull’isola a predicare. Da Cagliari scrive addirittura una lettera all’imperatore invitandolo a convertirsi alla fede cristiana. Diocleziano, sbigottito, ordina la sua condanna a morte.
Imprigionato, viene crudelmente torturato. In quell’occasione avviene un altro prodigio: le ferite si rimarginano completamente e spontaneamente. La notizia del prodigio corre presso la popolazione, provocando una conversione di massa al cristianesimo.
Efisio è condannato a morte sul patibolo a Nora (circa 40 km da Cagliari) il 15 gennaio 303. Prima di morire invoca la protezione divina sul popolo sardo.
Oggi è patrono dell’Arcidiocesi di Cagliari.
Amabilissimo Sant’Efisio, protettore della nostra terra,
che col tuo sangue hai fecondato la Chiesa,
accogli le preghiere che devotamente e umilmente ti rivolgiamo.
Ottienici da Dio la perseveranza nella fede
perché sempre più possiamo amare Dio e il prossimo
e vigila su di noi per poterla coraggiosamente annunciare
e concretamente testimoniare.
Aiutaci, ti preghiamo,
affinché le nostre famiglie possano risplendere
come segno di unità dove regni la pace e la concordia.
Una preghiera particolare te la rivolgiamo
perché assista benevolmente i nostri giovani.
Tu che nella gioventù hai fatto il capolavoro della tua vita,
guarda i nostri figli e tutti i giovani perché possano scoprire la loro strada,
la loro missione e la loro vocazione.
Intercedi presso Dio affinché possano amare con cuore puro,
perseverare nel bene e affrontare con serenità la propria vita.
A te, glorioso martire,
li affidiamo assieme alle nostre persone
perché dopo avere vissuto in rendimento di grazie
per tutti i benefici che Dio concede.
Possano goderlo per l’eternità. Amen.
LEGGI ANCHE: Sant’Efisio di Cagliari, morì martire sotto Diocleziano
Si basa sul fondamento della fede il tema della Settimana di preghiera per l'unità dei…
L'Adorazione eucaristica dovrebbe essere un appuntamento immancabile per ogni cristiano, tanto è preziosa per la…
Proveniente da una famiglia piena di Santi, anche Santa Margherita d'Ungheria arriva alla santità, da…
Meditiamo il Vangelo del 18 Gennaio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…
“Accoglimi tra le tue braccia”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì…