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Santi

Oggi 15 ottobre è la festa di Santa Teresa d’Avila: le sette stanze del “Castello interiore” per la santità

Prima donna a diventare Dottore della Chiesa, Santa Teresa d’Avila, che si festeggia oggi 15 ottobre, ha strutturato il cammino con le sette stanze del “Castello interiore” per raggiungere la perfezione.

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Oggi è la memoria liturgica di Santa Tersa d’Avila, grande santa carmelitana, riformatrice del Carmelo. È la prima donna nella storia ad esser stata proclamata Dottore della Chiesa. Con intuizioni geniali ha saputo dare un enorme contributo alla Chiesa che non smette di dare i suoi frutti.

Con il nome di Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada nasce i Castiglia, ad Avila, il 28 marzo 1515 dal secondo matrimonio di suo padre, un ebreo convertito al cattolicesimo. Trascorre serenamente l’infanzia, poi a 14 anni perde la madre e poco prima anche il fratello maggiore morto in battaglia.

Sotto l’influenza di una cugina si dedica a frivolezze, è appassionata di libri cavallereschi e poi viene mandata a studiare presso il monastero delle agostiniane di Nostra Signora delle Grazie. Lì a 18 anni matura la vocazione religiosa.

Santo di oggi 15 ottobre: Santa Teresa d’Avila

Vive un primo periodo di crisi esistenziale e colpita da una malattia deve far ritorno alla casa paterna. Qui soffre anche per la partenza del fratello Rodrigo e la sua scelta a farsi monaca è più forte.

Riceve però l’opposizione del padre, ma lei fugge da casa ed entra nel monastero carmelitano dell’Incarnazione di Avila. Nel 1537 fa la sua professione di fede e prende il nome di Teresa di Gesù. La sua salute sembra peggiorare, torna a casa quando si pensa che ormai per lei non c’è più nulla da fare, ma rientrata in monastero improvvisamente e inspiegabilmente guarisce.

Da quel momento conduce una vita piena di amicizie, molte persone la incontrano e si interessa di musica, poesia, scrittura. Tutto questo costituisce per lei una distrazione dalla preghiera e all’età di 39 anni matura quella che considera la sua “seconda conversione“.

Questo avviene dopo aver soffermato l’attenzione su un’immagine: “I miei occhi caddero sopra un’immagine. Raffigurava Nostro Signore coperto di piaghe. Appena la guardai mi sentii tutta commossa. Mi gettai ai suoi piedi tutta in lacrime, e lo supplicai a darmi forza per non offenderlo più“, scrive.

La riforma del Carmelo

Mistica, santa teresa d’Avila ha visioni e vive delle grandi estasi in cui è completamente rapita nella contemplazione di Dio. Riceva vari carismi mistici tra cui quello della levitazione, e durante le estasi cade in ciò che viene definito deliquio e appare come fosse morta.

La sua attitudine alla scrittura la porta a comporre grandi testi di mistica cristiana. Subisce l’incomprensione degli altri e alcuni confessori la considerano vittima di illusioni del demonio. A crederle e a sostenerla saranno il gesuita Francesco Borgia e dal frate francescano Pietro d’Alcántara.

Teresa ha l’intuizione di voler riformare l’ordine del Carmelo per sistemare la mancanza di organizzazione interna. Viene autorizzata a farlo nel 1566 e fonda vari monasteri in Castiglia. Nel 1567 incontra un giovane studente di Salamanca, appena ordinato sacerdote: è Giovanni della Croce, che diventerà anche lui tra i più grandi santi carmelitani.

Lui la segue nei suoi viaggi e diventa un grande collaboratore della riforma da lei operata. La aiuterà ad affrontare anche molti problemi come le accuse di eresia e varie divisioni all’interno dell’ordine.

Le sette stanze del Castello interiore

Per ordine del vescovo deve scrivere la sua autobiografia nota come Il libro della mia vita, da cui si conosceranno molti lati intimi della sua personalità e spiritualità. La sua opera più celebre però è il Castello interiore.

In esso descrive un itinerario dell’anima alla ricerca di Dio. Per arrivare a Lui l’anima deve passare attraverso sette particolari passaggi di elevazione, chiamati metaforicamente le stanze del castello. Nella settima stanza  settima stanza si potrà sperimentare la gioia indescrivibile dell’unione con Dio.

Santa Teresa d’Avila rivela il segreto per attraversare queste stanze e percorrere il cammino di perfezione: “La porta per entrare in questo castello è l’orazione“, scrive.  L’orazione può e deve essere anche interiore, mentale, come specifica : “L’orazione mentale, a mio parere, non è che un intimo rapporto di amicizia, nel quale ci si intrattiene spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati“.

L’opera è indirizzata principalmente alle carmelitane, ma si rivolge anche a chiunque, religioso o laico: le indicazioni vanno bene per tutti.  Scrive anche Il Cammino di perfezione, e le Fondazioni, ma anche aforismi, poesie e preghiere.

Rimangono di lei frasi celebri in cui si condensa la sua grande spiritualità. “Se vuoi essere tutto non cercare di voler essere qualcosa” diceva santa Teresa d’Avila. Alle sue consorelle insegnava: “La cosa più importante è non pensare troppo e amare molto; per questo motivo fate ciò che più vi spinge ad amare“.

In una bellissima poesia scritta dopo una visione di Gesù riporta le sue parole che le dicono “Cercati in Me e cercaMi in te“: un modo per raggiungere un’unione intima e profonda con il Signore.

Aveva un santo preferito, che la sosteneva più di ogni altro ed era san Giuseppe. In lui riponeva la più grande fiducia e affermava che ogni grazia chiesta per sua intercessione le era stata accordata.

Le stimmate del cuore

Dopo una lunga malattia Teresa muore all’età di 67 anni nella notte del 4 ottobre 1582 nel monastero di Alba de Torres durante uno dei suoi viaggi.

Viene dichiarata santa nel 1622 e nel 1970 è proclamata Dottore della Chiesa. Dopo la riforma del calendario gregoriano la sua memoria liturgica è stata fissata al 15 ottobre.

Dopo la sua morte fu sottoposta ad un’autopsia e si verifiò un evento miracoloso: il cuore presentava le cinque ferite che lei aveva descritto. L’origine sarebbe la transverberazione, ovvero delle ferite mistiche, dette anche ferite o piaghe d’amore.

Sono quelle che vengono considerate le “stimmate del cuore“, un fenomeno mistico molto raro che si accompagna a tutti gli eventi di questo tipo vissuti da santa Teresa, come i rapimenti estatici e il mistico “matrimonio spirituale” con il Signore.

Infine il suo corpo, su cui recentemente è stata operata una ricognizione, dopo 500 anni presenta segni di straordinaria incorruttibilità.

Romana Cordova

Scritto da
Romana Cordova

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