Il santo di oggi è associato in maniera indissolubile alla consegna di un oggetto di devozione dalle mani di Maria ancora oggi diffusissimo.
Protettore dei carmelitani, San Simone Stock sarà un grande riformatore dell’Ordine del quale accentuerà ancor di più l’impronta mariana.
Simone Stock, nato ad Aylesford verso il 1165 da una famiglia di baroni inglesi, viene al mondo sotto il segno di Maria. Si racconta che sua madre, durante la gestazione che si annunciava difficile, lo avrebbe consacrato alla Vergine.
Il parto, che faceva temere anche per la vita della madre, avverrà senza complicazioni. Così ogni volta la baronessa, in segno di fede e gratitudine, rinnovava prima la sua offerta prima di allattarlo pregando inginocchiata un’’Ave Maria.
Il piccolo Simone, cresciuto nella filiale e tenera devozione alla Madre di Dio, decide di farsi carmelitano arrivando fino a diventare priore generale dell’Ordine. E oggi i carmelitani lo considerano loro protettore.
Riformatore del Carmelo
Alcune testimonianze raccontano che ancora giovanissimo, ad appena dodici anni di età, dopo essersi allontanato da casa avrebbe deciso di ritirarsi sotto una quercia per condurre una vita eremitica. Un episodio che potrebbe spiegare l’origine del nome Stock, che pare derivare dall’inglese antico e potrebbe voler dire «tronco d’albero».
Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa matura in lui il desiderio di entrare nell’Ordine Carmelitano. Per realizzare il suo desiderio porta a termine i suoi studi a Roma e diventa sacerdote. Nel 1247 arriva per lui la nomina all’importante carica di priore generale dell’ordine. Simone Stock si rivelerà un riformatore: a lui infatti si deve la riforma della regola carmelitana, che diventa un ordine mendicante.
La consegna dello scapolare dalle mani della Vergine
Il culto a San Simone Stock è legato a una visione della Madonna che il priore del Carmelo avrebbe avuto nel corso di una intensa preghiera alla Vergine Maria. Durante la visione la Madre di Dio gli avrebbe rivelato il privilegio riservato ai fedeli che sarebbero morti indossando lo scapolare: il sabato successivo alla loro morte non avrebbero più patito le pene del purgatorio.
L’apparizione avvenne il 16 luglio 1251: è allora che «la Vergine Santissima gli apparve, vestita dell’abito dell’ordine, coronata di stelle scintillanti, e tenendo il suo Divino Figlio in braccio». In mano la Madonna impugnava lo scapolare, consegnato a San Simone Stock come suo tesoriere, in segno di predilezione e eterna alleanza.
«Ricevi, mio amato figlio, questo scapolare del tuo ordine, come segno distintivo e simbolo del privilegio che Io ho ottenuto per te e per tutti i figli del Carmelo; è un segno di salvezza, una salvaguardia nei pericoli e garanzia di una pace e di una protezione speciale fino alla fine dei secoli. Ecce signum salutis, salus in periculis. Chi morirà rivestito con questo abito sarà preservato dal fuoco eterno».
La nascita al cielo di un innamorato della Vergine
Dopo questo evento prodigioso l’Ordine Carmelitano fiorì fino a possedere, pochi anni dopo la morte del santo priore, oltre settemila monasteri ed eremi, con circa 180 mila religiosi.
Nei suoi ultimi anni di vita San Simone Stock visitò i Carmeli, recandosi in diverse città del Belgio, Scozia, Irlanda e altri paesi. Nel 1265 morirà durante una visita al convento carmelitano di Bordeaux. Le ultime parole del santo priore saranno le prime che aveva imparato a pronunciare: Ave Maria.