Miracoli, guarigioni e bilocazioni, contraddistinguono la sua intensa esistenza: per questo motivo gli è attribuito un particolare appellativo di “Apostolo della Valle del Sele”. Cerca e trova l’amore di Dio in una vita austera, pregando continuamente per le anime che a lui sono affidate.
E’ fra i Santi più conosciuti del Sud Italia ed aveva solo 29 anni quando sale al cielo. E’ protettore delle mamme e dei bambini.
In questo sedicesimo giorno del mese di ottobre, la chiesa venera San Gerardo Maiella. La sua vita si svolge tutta fra la Basilicata (sua regione d’origine, era infatti nato vicino Potenza) e la Campania. Proprio in Campania, nella Valle del Sele, si propone la sua attività pastorale.
Nonostante la sua esile corporatura, suo padre prima di morire, cerca di insegnargli il mestiere di sarto. Ma a lui non piace: sente già dentro di se che è chiamato a qualcos’altro, a qualcosa di più “elevato”. Per iniziare il suo operato pastorale, Gerardo accetta di fare da domestico e di accudire il Vescovo di Lacedonia, restandogli accanto sino alla morte. Poi, trovandosi senza lavoro, decide di tornare al suo paese e di mettere a frutto quei pochi insegnamenti lasciatigli da suo padre.
Continua la sua attività nella bottega sartoriale e riesce, almeno per i primi tempi, a contribuire alle spese di casa. Ma non c’è nulla da fare: quella vita non fa per lui, e la voce di Cristo che lo chiama cresce ogni giorno nel suo cuore. La scelta di entrare nell’ordine dei Redentoristi non è facile, poiché, data la sua salute precaria ed il suo esile corpo, non avrebbe potuto portare avanti a lungo le attività pastorali prefissate dall’ordine. Ma la sua testardaggine e la sua vocazione sono così ardenti che non si può impedirgli di consacrarsi a Dio.
I fedeli che lo hanno conosciuto, lo hanno sempre ricordato come dotato del dono dei miracoli. E’ anche questo che gli vale l’appellativo di “Apostolo della Valle del Sele”. Dopo soli 3 anni di vita in convento, Gerardo muore all’età di 29 anni colpito dalla tubercolosi: è il 16 ottobre 1755.
La Chiesa lo riconosce come protettore delle mamme e dei bambini.
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Signore Gesù Cristo, umilmente ti chiedo, per intercessione della Vergine Maria,
tua madre, e del tuo fedele servo Gerardo Maiella,
che tutte le famiglie sappiano comprendere il valore inestimabile della vita,
perché l’uomo vivente è la tua gloria.
Fa’ che ogni bambino,
fin dal primo istante del suo concepimento nel grembo materno,
trovi accoglienza generosa e premurosa.
Rendi consapevoli tutti i genitori della grande dignità
che elargisci loro nell’essere padre e madre.
Aiuta tutti i cristiani a costruire una società,
in cui la vita è un dono da amare, da promuovere e da difendere. Amen.
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