Mistica francese, Santa Margherita Maria Alecoque diffonde la devozione al Sacro Cuore e le promesse che Gesù ha fatto per chi lo adora.
Dalla clausura del Monastero della Visitazione Santa Margherita Maria Alacoque, nel suo stretto rapporto mistico con il Signore mostra la grandezza dei doni che Gesù elargisce dal suo Sacro Cuore.
Nasce a Hautecourt nei pressi di Verosvres in Borgogna il 22 luglio 1647 da un’agiata famiglia. Già nei primi anni della sua vita si orienta verso la vocazione religiosa. Ma Margherita deve affrontare una giovinezza travagliata perchè la famiglia ostacola il suo desiderio di farsi monaca.
Dopo tante resistenze a 24 anni riesce d entrare nell’Ordine della Visitazione fondato da San Francesco di Sales. È nel monastero di Paray – le – Monial che vive per vent’anni fino alla sua morte.
Lì riceve molte grazie, i doni mistici che Dio le fa attraverso i quali ha una conoscenza più diretta del suo amore, ma al tempo stesso incontra molte sofferenze. Fin da bambina ha visioni della Madonna a cui successivamente si aggiungono anche quelle di Gesù.
Nonostante lei tenga nascosti questi fenomeni le consorelle ne vengono a conoscenza e non viene creduta. La umiliano ritenendola folle e le mortificazioni che deve affrontare sono molte. Solo il suo padre spirituale, diventato poi Beato, Claude de la Colombière le crede e la aiuta.
La visione del Sacro Cuore e le promesse di Gesù
Il 27 dicembre 1673 mentre era in preghiera Margherita, che dopo aver preso i voti ha assunto anche il nome di Maria, ha una visione di Gesù. Il Signore la invita a poggiare il capo sul suo cuore e le dice di averla scelta come apostola della devozione al Sacro Cuore “che tanto ha amato gli uomini“.
Il Cuore di Gesù come espressione del suo amore per l’umanità: è questo il messaggio che Margherita deve portare al mondo. Vede il Sacro Cuore “raggiante come un sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce, adagiato sopra un trono di spine“, così lo descrive nella sua Autobiografia.
Successivamente, infatti, le viene richiesto, da parte del padre spirituale, di scrivere il racconto delle sue visioni e dei dialoghi avuti con Gesù.
Ed è proprio il Signore a chiederle di diffondere la devozione al suo Sacro Cuore con chiare parole: “il mio cuore si dilaterà per spandere con abbondanza i frutti del suo amore su quelli che mi onorano“.
Gesù le fa anche delle promesse: tutti coloro che nei primi venerdì del mese per nove mesi consecutivi vanno a messa in grazia di Dio e ricevono la Comunione, avranno il dono della penitenza finale. “Essi non morranno nella mia disgrazia, né senza aver ricevuto i santi sacramenti, e in quegli ultimi momenti il mio cuore darà loro un sicuro asilo” sono le testuali parole di Gesù.
Margherita si fa portavoce delle richieste del Signore e si appella al Re Luigi XIV perché faccia la consacrazione della Francia al Sacro Cuore, ma la sua domanda rimane inascoltata.
La diffusione del culto al Sacro Cuore
Con il sostegno del Beato Claude de La Colombière il culto al Sacro Cuore si diffonde dopo la morte di Margherita Maria avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 ottobre 1690 all’età di 44 anni.
Sono circa 30 le apparizioni che ha avuto nella sua vita e in tre di queste sono presenti i messaggi con le richieste relative alla devozione. In una viene richiesta anche la festa al Sacro Cuore, che papa Pio XI ha realizzato nel 1929 e fissato nel primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini.
Il culto al Sacro Cuore trova nei secoli successivi una diffusione inarrestabile dalla Francia in tutto il mondo. Questa monaca visitandina mistica verrà canonizzata nel 1920 da Benedetto XV. Nei decenni precedenti, tra il 1875 e il 1914 a Parigi nel quartiere di Montmartre viene costruito il maestoso santuario con vista panoramica sulla città dedicato al Sacro Cuore.