I Santi Cornelio e Cipriano sono ricordati insieme. Li accomuna soprattutto la difesa della fede cattolica.
La Chiesa festeggia nello stesso giorno, il 16 settembre, i Santi Cornelio e Cipriano, due grandi figure di pastori, entrambi morti martiri per la fede.
Gia il Martirologio Geronimiano li commemorava insieme. È molto antica la devozione a questi due santi ed è stata scelta la data che indica la deposizione dal soglio pontificio del primo e la decapitazione del secondo.
Sono infatti un papa e un vescovo. Cornelio era originario di Roma e fu eletto al soglio di Pietro nel 251. Il suo fu un papato molto breve che duò soltanto due anni.
Ha dovuto contrastare lo scisma rigorista di Novaziano e in questo è stato aiutato da Cipriano, suo contemporaneo.
Noto per essere buono e umile, Cornelio fu esiliato e ucciso a Civitavecchia durante la persecuzione dell’imperatore Gallo. Viene seppellito poi nelle catacombe di San Callisto.
Cipriano invece era cartaginese e nato pagano si convertì al cristianesimo vivendo inizialmente di nascosto per le persecuzioni promulgate dopo l’editto di Decio ed evangelizzando clandestinamente.
Difensori della fede, muoiono da testimoni
Si pone a sostegno di Cornelio quando Novaziano, un prete che aveva retto la Chiesa in periodo di sede vacante, eretico, lo accusa di debolezza dando forma di fatto ad uno scisma.
Da vescovo di Cartagine Cipriano lo aiuta ottenendo il riconoscimento da parte di altri vescovi per porre Cornelio come papa.
Insieme affermano l’unità della Chiesa e Novaziano, insieme al suo sostenitore Novato, furono scomunicati da papa Cornelio.
Dopo la morte di quest’ultimo fu proprio Cipriano il primo a riconoscerne la figura di martire. La stessa sorte toccò anche a lui successivamente.
Morì infatti sotto la persecuzione dell’imperatore Valeriano: prima fu mandato in esilio a Curubis e quando fece ritorno a Cartagine subì un nuovo processo. Non aveva smesso infatti di dare testimonianza di fede e lo fece fino in fondo. Fu condannato a morte e decapitato intorno all’anno 257.
Il Martirologio Romano nell’enunciare la loro memoria liturgica sottolinea che “oggi il mondo cristiano li loda con una sola voce come testimoni di amore per quella verità che non conosce cedimenti, da loro professata in tempi di persecuzione davanti alla Chiesa di Dio e al mondo“.
Alle virtù di grande umiltà e magnanimità che caratterizzavano Cornelio si affianca la grande capacità oratoria di Cipriano insieme ad una grande propensione alla carità in quanto scelse di dare la maggior parte dei suoi beni ai poveri.
Preghiera ai Santi Cornelio e Cipriano
Esiste un’antica preghiera per rivolgersi ai Santi Cornelio e Cipriano e chiedere la loro intercessione.
O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiti intrepidi,
con il loro aiuto rendici forti e perseveranti nella fede,
per collaborare assiduamente all’unità della Chiesa.