La vita di questo Santo ci fa comprendere come Dio sia capace di cambiare la vita di ciascuno di noi. Da giovane spensierato, fino all’incontro con un eremita che gli fa completamente cambiare modo di essere.
Sceglie la via della povertà e inizia un pellegrinaggio in Terra Santa, aprendosi alla penitenza e al pieno ascolto di Cristo.
In questo diciassettesimo giorno del mese di giugno, la chiesa venera San Ranieri di Pisa. La vita di Ranieri ha una profonda trasformazione negli anni della giovinezza: nato nel 1118 da Gandolfo Scàcceri, un ricco mercante di Pisa e da Mingarda Buzzaccherini, trascorre la gioventù in frivolezze finché, a diciannove anni, incontra Alberto, un eremita che è venuto a vivere in città presso il monastero di San Vito.
Seguendo il suo esempio Ranieri sceglie di abbandonare tutte le sue ricchezze per vivere in completa povertà. Si trasferisce poi come pellegrino in Terra Santa dove soggiorna diversi anni dandosi alla mortificazione del corpo e alla penitenza.
Ritorna a Pisa nel 1154, condotto in patria dall’amico ammiraglio pisano Ranieri Bottacci, e si ritira nello stesso monastero di San Vito dove anni prima ha incontrato l’eremita Alberto. Già durante la sua vita si è diffusa la notizia di miracoli da lui compiuti.
Muore in odore di santità nel 1160, il 17 giugno, giorno oggi in cui ricorre la sua memoria liturgica. La leggenda narra che, alla sua morte, le campane di Pisa suonano da sole, tutte assieme, senza che nessuno le abbia toccate.
Nel 1632 San Ranieri, diventa patrono della diocesi e della città di Pisa. In quell’occasione i resti del già veneratissimo santo sono portati in processione lungo la città, che organizza una luminara in suo onore, e traslati dal precedente altare (oggi occupato dalle reliquie di san Guido della Gherardesca) alla cappella dell’Incoronata oggi nota, per l’appunto, come “di San Ranieri”.
Ti ringraziamo, o Dio Padre santo,
che, attraverso i tempi e le generazioni, arricchisci la tua Chiesa donandole i Santi,
segni mirabili di Cristo tuo Figlio.
Ti ringraziamo per San Ranieri, nostro Patrono:
in Lui ci hai dato un fulgido esempio di penitenza e di preghiera,
di ricerca sincera della tua gloria e di attenzione alle necessità dei poveri.
La comunione con Te lo spinse al servizio del bene comune
perché la sua Pisa potesse crescere nella concordia e nella pace;
e nella fede ogni cittadino potesse diventare segno e strumento
della umanità nuova riconciliata nell’amore.
O Padre, accogli la nostra preghiera, e concedici,
per l’intercessione di San Ranieri, di imparare da Lui a cercare Te solo,
a volgerci sempre più a Cristo tuo Figlio, come unico riferimento della nostra vita,
perché forti del tuo Spirito d’Amore,
possiamo essere nella Chiesa e nel mondo lode e gloria del tuo nome. Amen.
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