Santa Ildegarda di Bingen, mistica vissuta nel XII secolo, ha ricevuto visioni per tutta la durata della sua vita, fin dalla più tenera infanzia.
Ma non fu solo una mistica straordinaria. Dotata di un’intelligenza straordinaria, Ildegarda fu genio poliedrico ed eclettico capace di eccellere in moltissime discipline.
Ildegarda nasce a Bermesheim nel 1098, nell’Assia Renana, come ultima di dieci figli. Il suo nome di battesimo è impegnativo. La traduzione letterale significa “coraggiosa in battaglia”.
Fonda il suo primo monastero tra il 1147 e il 1150, sul monte di San Ruperto vicino a Bingen, sul Reno. Nel 1165 fonda il secondo, sull’altra sponda del fiume. Malgrado la salute cagionevole e delicata, vive a lungo: fino a 81 anni. La sua è una vita di grande lavoro dove si alternano sofferenze e lotte spirituali, incarichi del Cielo.
Ildegarda, figura eccezionale anche sotto il profilo intellettuale, oltre che dal punto di vista spirituale, riceve diverse visioni. Che, trascritte sotto forma di appunti e poi di libri, la renderanno celebre.
Per tutta la via Ildegarda avrà visioni di Dio. A cominciare dalla prima “ombra della luce vivente”, a soli tre anni. Le visite divine non smetteranno mai. Ildegarda ne ha descritta una in questi termini: “Il paradiso è stato aperto e una luce ardente di straordinaria brillantezza è venuta e ha permeato il mio intero cervello e infiammato tutto il mio cuore e tutto il mio seno, non come una fiamma ardente ma come una fiamma calda”.
Mistica tra le più grandi di sempre, Ildegarda è tutt’altro che una visionaria fuori dal mondo dedita alla sola contemplazione. Oltre alle visioni mistiche c’è infatti la lista sterminata dei suoi interessi. Ildegarda si occupa anche di arte, filosofia, teologia, musica, poesia, medicina, erboristeria, cosmologia, linguistica.
Ma è anche profetessa, guaritrice e consigliera politica. Le grandi personalità del suo tempo la interpellano per avere da lei suggerimenti e aiuti. Sono attestati i suoi contatti con Federico Barbarossa, Filippo d’Alsazia, san Bernardo, Eugenio III.
Viaggia molto negli anni della maturità. Si sposta prevalentemente per visitare visitare monasteri che avevano richiesto la sua presenza per predicare nelle piazze. Come accade a Treviri, Metz e Colonia.
Nasce al cielo il 17 settembre 1179. Risale al 26 agosto 1326 la sua conferma di culto. Anche se già presente nel Martirologio Romano col titolo di Santa, il 10 maggio 2012 Papa Benedetto XVI proclamerà la sua canonizzazione equipollente. E il 7 ottobre di quello stesso anno la dichiarerà “Dottore della Chiesa” assieme a San Giovanni d’Avila.
Nel 2021 è stata annoverata da papa Francesco nel Calendario Romano Generale. Papa Bergoglio ha collocato la sua memoria facoltativa al 17 settembre, nello stesso giorno di un altro Dottore della Chiesa, San Roberto Bellarmino.
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