Primo vescovo di Milano a essere insignito della porpora cardinalizia, San Galdino fu un gigante della carità e della verità.
Con lo stesso zelo aiuterà infatti i poveri e predicherà contro la pericolosa eresia catara che allora serpeggiava in Lombardia.
San Galdino proviene da una famiglia di valvassori, i Della Sala. Nasce a Milano, nella zona di Porta Orientale, verso gli inizi del XII secolo.
Abbraccia la carriera ecclesiastica, diventando prima cancelliere e poi arcidiacono della diocesi di Milano. Allora a sedere sulla cattedra di Sant’Ambrogio era Oberto da Pirovano, fiero oppositore dell’antipapa Vittore IV.
Vittore IV si era fatto eleggere dall’imperatore Federico Barbarossa in contrapposizione al legittimo papa, Alessandro III (al secolo Orlando Bandinelli). Galdino sposa in pieno la posizione del proprio arcivescovo, fedele al legittimo successore di Pietro. Comincia la dura lotta tra Federico Barbarossa e le città lombarde, che vedrà Milano rasa completamente al suolo nel 1162 Milano.
La nomina ad arcivescovo di Milano
L’arcivescovo Oberto invece viene costretto alla fuga. dovette fuggire. Cerca rifugio presso il papa, ma nel frattempo muore a Benevento. Così papa Alessandro III, costretto a cercargli un successore, nomina proprio Galdino della Sala arcivescovo di Milano, consacrandolo personalmente nel 1166.
Galdino, che sarà anche il primo vescovo ambrosiano a ricevere la porpora cardinalizia, prende le parti della Lega dei comuni lombardi riunitasi a Pontida col celebre giuramento.
Nella sua attività pastorale si dedica con particolare attenzione ai poveri, in specie ai cosiddetti «poveri vergognosi» che si vergognavano a chiedere l’elemosina. Ma si preoccupa anche dei debitori insolventi, che all’epoca finivano incarcerati. Per tutte queste persone l’arcivescovo di Milano organizza una particolare forma di carità che col tempo prenderà il nome di «pane di san Galdino».
In lotta contro l’eresia catara
Insieme alle opere di misericordia corporale a favore di diseredati e debitori incarcerati, San Galdino è ben attento alla carità della verità. Affronta infatti la temibile eresia catara, al tempo molto diffusa nelle terre lombarde. Il catarismo propugnava un rigido e radicale dualismo tra il principio del bene e quello del male, incompatibile con la genuina fede in Cristo Gesù.
Contro la dottrina catara il santo arcivescovo di Milano predica con grande energia, senza risparmiarsi. Al punto che morirà improvvisamente, proprio mentre predicava l’ultima volta dal pulpito della sua Cattedrale, nel 1176.
Preghiera a San Galdino
Ti preghiamo, o Signore, di concederci benignamente il tuo aiuto, e per l’intercessione di San Galdino vescovo, stendi sopra di noi la tua protezione contro le molteplici insidie del nemico. Amen