È uno dei Pontefici che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità intera. La Chiesa lo festeggia, liturgicamente, il 22 ottobre, e oggi ne ricorda la nascita.
Karol Wojtyla e quel “Totus tuus” alla Vergine Maria, la sua fedele compagna di viaggio nella vita terrena e, ora, in Paradiso.
18 maggio: Karol, il Papa Santo
In questo diciottesimo giorno del mese di maggio, la chiesa venera e ricorda la nascita di San Giovanni Paolo II.
Nato il 18 maggio 1920 a Wadowice, cittadina polacca situata 48 km a sud-ovest di Cracovia. Nel 1942 entra nel seminario clandestino diretto dall’arcivescovo di Cracovia. Il 29 febbraio 1944, tornando a casa dal lavoro nella cava, viene investito da un camion tedesco, perde coscienza e passa due settimane in ospedale, riportando un trauma cranico acuto, numerose escoriazioni e una ferita alla spalla.
Secondo “Testimone della Speranza”, la biografia scritta da George Weigel, questo incidente e la sopravvivenza ad esso sembrarono a Wojtyła una conferma della propria vocazione religiosa.
Karol viene ordinato presbitero il 1º novembre 1946 e nel 1964 è ordinato Arcivescovo di Cracovia. Il 22 ottobre del 1978, inizia solennemente il suo ministero papale, alla guida della Chiesa.
Eletto papa il 16 ottobre 1978, è il primo Pontefice non italiano dopo 455 anni. Il 1 maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI. Il 27 aprile 2014, insieme a papa Giovanni XXIII, è proclamato santo da Papa Francesco.
Il ringraziamento rivolto ai suoi genitori
In occasione del suo 75esimo compleanno, il Santo Pontefice, durante un’udienza generale, pronunciò queste commoventi parole: “In un giorno così importante per ogni uomo, voglio rivolgermi con la memoria ai miei genitori scomparsi da tanto tempo. Desidero ricordare con gratitudine mio padre e mia madre, che mi hanno dato la vita. Pensando ai miei genitori voglio in modo particolare ringraziare Dio, Signore e Fonte della vita, per questo suo primo e fondamentale dono”.
Un vero e proprio grazie ai suoi genitori sì, ma anche a Dio che glieli aveva donati. Uno scrigno dal quale è nata, piano piano, la sua vocazione.
Preghiera a San Giovanni Paolo II da recitare oggi
O nostro amatissimo padre Giovanni Paolo II
aiutaci ad amare la Chiesa con la stessa
gioia e intensità con cui tu l’amasti in vita.
Fortificati dall’esempio di vita cristiana
che ci hai donato guidando la Santa Chiesa
quale successore di Pietro
fa’ che possiamo anche noi rinnovare il nostro
“totus tuus” a Maria la quale amorevolmente
ci condurrà al suo diletto Figlio Gesù.