Nella Domenica Laetare la Chiesa vuole infondere nei suoi figli sentimenti di gioia, anticipo della primavera spirituale della Pasqua.
Tutta i riti della Quarta Domenica di Quaresima si muovono in armonia con la gioiosa allegrezza della liturgia. Anche i paramenti sacerdotali assumono un colore che si usa solo due domeniche all’anno.
Oggi, Quarta Domenica di Quaresima, il calendario liturgico celebra la «Domenica della gioia», meglio conosciuta come Domenica Laetare («rallegratevi») prima della riforma liturgica avvenuta dopo il Concilio Vaticano II.
La festa di San Giuseppe, che cadrebbe proprio nella giornata di oggi, 19 marzo, è stata spostata a lunedì 20 marzo per la sovrapposizione con la Domenica Laetare.
Questa espressione latina deriva dalla prima parola dell’Introito: «Lætare Jerusalem: et conventum facite omnes qui diligitis eam: gaudete cum lætitia, qui in tristitia fuistis: ut exsultetis, et satiemini ab uberibus consolationis vestræ». Cioè: «Rallégrati, Gerusalemme, e voi tutti che l’amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dell’abbondanza della vostra consolazione».
Come ricorda l’abate del priorato benedettino di Solesmes, dom Prosper Guéranger, nella sua magnifica opera L’anno liturgico, in questa giornata la Chiesa sospende le tristezze quaresimali.
Pausa dal rigore penitenziale del tempo quaresimale, durante la Messa della Domenica Laetare i canti parlano di gioia e di consolazione e anche l’organo, dopo essere rimasto in silenzio nelle tre Domeniche precedenti, torna a far sentire il suo suono.
Altra cosa particolare – forse la prima a colpire il fedele – è il colore dei paramenti del sacerdote, che abbandonano il viola caratteristico del tempo di Quaresima per assumere una colorazione rosacea.
Il sacerdote indossa dunque una casula di colore rosa. Perché il rosa? Nella liturgia della Messa ogni colore ha significato preciso. In questo caso il rosa simboleggia la gioia. Questo colore rappresenta una mescolanza di viola e bianco, come a ricordare che la penitenza è preparazione della festa che si celebrerà a Pasqua.
Anche durante l’Avvento avevamo visto il sacerdote vestire i paramenti colorati di rosa, il colore della gioia. E precisamente era successo durante la terza Domenica d’Avvento, chiamata Gaudete.
Così scrive dom Guéranger: «Manifestando oggi la Chiesa la sua allegrezza nella Liturgia, vuole felicitarsi dello zelo dei suoi figli; avendo essi già percorso la metà della santa quaresima, vuole stimolare il loro ardore a proseguire fino alla fine».
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