Dopo la Beata Vergine Maria, San Giuseppe è il santo più grande, inoltre per il suo ruolo di padre putativo di Gesù, è modello esemplare della paternità.
Uomo dell’obbedienza, componente della Sacra Famiglia, San Giuseppe è una figura eccezionale. Scelto da Dio come sposo casto della Beata Vergine Maria, a lui è stato dato un compito incommensurabile: far da padre terreno al Figlio di Dio. Un ruolo di una portata straordinaria a cui questo uomo è stato preparato in maniera mirabile.
Tutto quello che si sa di lui viene dai Vangeli e si apprende che San Giuseppe era un uomo della stirpe di Davide e abitava a Nazareth. Svolgeva il lavoro di téktón, dal greco. Identificato come carpentiere più che come semplice falegname, il termine téktón indicava un mestiere che aveva a che fare con attività legate all’edilizia e rientrava in una categoria non povera. È il lavoro che insegnerà a compiere anche a Gesù, una volta cresciuto.
Il sogno e l’obbedienza alla volontà di Dio
Si apprende subito della mitezza e della bontà d’animo di Giuseppe, che era promesso sposo a Maria (Lc. 1, 26-27). Quando lei rimase incinta per opera dello Spirito Santo e lui venne a conoscenza di ciò il suo comportamento fu in linea con il suo animo nobile. Giuseppe manifestò un ovvio smarrimento, ma subito prese la decisione di non esporla ad una denuncia di adulterio per preservarla dalla pena che l’avrebbe attesa secondo le consuetudini del tempo e decise di lasciarla in segreto (Mt 1, 19).
Fu un intervento divino a sciogliere i suoi dubbi e chiarire i suoi interrogativi. Un angelo del Signore gli apparve in sogno e gli disse: “Giuseppe figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1, 20-21).
Svegliatosi dal sonno sapeva ormai cosa fare: non esitò e obbedì a quanto gli era stato detto: prese con sé Maria come sua sposa accettando la sua verginale maternità e la vita in castità con lei e prese su di sé l’enorme responsabilità di prendersi cura del Figlio di Dio.
La nascita di Gesù e la Fuga in Egitto
Da quel momento Giuseppe svolge in modo esemplare il ruolo di sposo e di padre. Al momento di doversi recare in Giudea per adempiere al censimento imposto dalla legge, si incamminò con la sua sposa in stato avanzato di gravidanza.
Dovette provvedere a lei e a trovare un rifugio quando arrivò il momento del parto. Si componeva così la Sacra Famiglia e San Giuseppe fu testimone dell’adorazione del Bambino Gesù da parte dei pastori. Poi di quella dei Magi, con la prima manifestazione del Signore. Anche se nei Vangeli non viene citato era ovviamente presente.
Più tardi insieme a Maria si recò per adempiere all’obbligo della circoncisione del bambino, consuetudine della legge mosaica, presso il tempio di Gerusalemme. Lì ci fu l’incontro con i profeti Simeone e Anna che riconobbero la grandezza del Bambino. Dopo questi eventi San Giuseppe è presente nei Vangeli sempre nel suo ruolo di custode.
Si trovò a dover difendere il Bambino portandolo in salvo dalla furia omicida del re Erode che temendo un rivale nel Bambino la cui nascita gli era stata rivelata dai Magi ordinò l’uccisione di tutti i bimbi maschi sotto i due anni di età. La Sacra Famiglia dovette fuggire in Egitto per mettere in salvo il Figlio di Dio dalla strage degli innocenti.
La vita nascosta di un padre esemplare
I Vangeli narrano in poche parole il periodo della fanciullezza di Gesù in cui era presente anche Giuseppe. L’evangelista Luca racconta l’episodio dell’allontanamento di Gesù dodicenne dalla famiglia mentre erano in viaggio verso Gerusalemme.
Dopo tre giorni di angoscia, Maria e Giuseppe lo trovarono tra i dottori nel tempio ad insegnare. L’angoscia dei genitori è espressa da Maria comprendendo anche quella di Giuseppe nelle parole :” Figlio, perché hai fatto così? Ecco tuo padre e io, angosciati ti cercavamo” a cui il Figlio risponde che doveva occuparsi delle cose del Padre suo (Lc 2, 48-50).
I Vangeli canonici non fanno nessun altro cenno di San Giuseppe. Quando Gesù intraprende la sua vita pubblica lui risulta già morto, ma non si sa altro. Il silenzio avvolge la figura di questo grande santo con un ruolo così importante. Ma emerge evidente la fede di San Giuseppe, la sua obbedienza alla volontà di Dio, la mitezza e la capacità di farsi carico di una responsabilità così grande, tutto per amore. È il custode, il padre che protegge, esempio di virilità piena.
Preghiera a San Giuseppe
O felicem virum, Beate Joseph, qui meruisti
Unigenitum Dei Patris tuis brachiis portare,
Protector Sanctae Ecclesiae, ora pro nobis.
O uomo felice, San Giuseppe, che hai ricevuto
in dono di portare tra le tue braccia il Figlio
Unigenito di Dio Padre, tu che sei patrono
della Santa Chiesa, prega per noi.