La devozione alla Vergine Maria è, da sempre, radicata tra i fedeli. Il popolo l’acclama, la venera e la onora con moltissimi titoli, quello della festa liturgica di oggi è Madonna delle Grazie.
Una festa che la vede, anche, Patrona di molti paesi e città. Una ricorrenza che, prima, aveva un’altra “posizione” sul calendario, sia civile che liturgico.
2 luglio: la Madonna delle Grazie
Maria: la Madre di Gesù e Madre nostra. Colei che con il suo SI ha permesso che il Verbo di Dio si incarnasse ed assumesse la nostra natura umana. Colei che, senza macchia e tutta pura, non ha avuto timore davanti all’annuncio dell’Angelo mandato da Dio che la proclamava, proprio, madre di Gesù.
Lei ha accettato tutto, fidandosi ciecamente. È stata sempre accanto a suo Figlio, anche nel momento più brutto e doloroso per una madre: assistere alla morte del figlio sulla Croce. Quel Figlio che lei sapeva “non sarebbe stato suo” per sempre, e del quale ha raccolto il testamento proprio ai piedi della croce, quando Gesù la proclamava “Madre dell’intera umanità”.
Maria: un nome semplice che racchiude in sé un significato profondissimo. Ognuno di noi si rivolge a Lei per avere conforto, consiglio…come un figlio fa con sua madre. E, proprio per questo, sono tantissimi i devoti alla Madonna.
La Madonna: venerata con tantissimi nomi, titoli ed appellativi. Da Immacolata Concezione, alla Madonna Addolorata, passando per Regina della Pace, sino alla Madonna delle Grazie. Ed oggi, 2 luglio, la Chiesa festeggia proprio questa memoria liturgica.
Una festa liturgica che, non aveva, una data fissa
È da specificare che la Chiesa cattolica non ha nel proprio anno liturgico una festa specifica per la Madonna delle Grazie: questo titolo è associato a diverse feste mariane in base alle consuetudini locali e alla storia dei singoli santuari.
Molti luoghi associano questo titolo alla data tradizionale della festa della Visitazione di Maria a Elisabetta, il 2 luglio o all’ultimo giorno del mese di maggio. Anticamente la festa si svolgeva il lunedì in Albis, poi fu spostata al 2 luglio, e ancora oggi in quest’ultima data la si continua a festeggiare nella maggior parte delle località nelle quali è venerata la Madonna delle Grazie.
In alcuni luoghi il titolo di Madonna delle Grazie è associato alla festa della Natività di Maria, l’8 settembre.
La curiosità nasce, in particolare, sul perché sia stato affiancato l’appellativo “delle Grazie” alla Vergine. Maria è colei che ha portato al mondo Gesù, fonte per eccellenza di grazia. Ma se ci pensiamo, è anche colei alla quale noi ci rivolgiamo quando chiediamo una grazia: Maria le raccoglie tutte nelle sue mani e le presenta al trono dell’Altissimo, certa che tutte queste richieste verranno esaudite.
Il perché di un nome così particolare: la preghiera
Per questo, anche noi oggi, rivolgiamo la nostra preghiera alla Madonna delle Grazie, affinchè ogni nostra difficoltà possa esser alleviata dalla sua presenza.
O Celeste Tesoriera di tutte le grazie, Madre di Dio e Madre mia Maria, poiché sei la Figlia Primogenita dell’Eterno Padre e tieni in mano la Sua onnipotenza, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia di cui fervidamente Ti supplico.
Ave Maria
O Misericordiosa Dispensatrice delle grazie divine, Maria Santissima, Tu che sei la Madre dell’Eterno Verbo Incarnato, il quale Ti ha coronato della Sua immensa sapienza, considera la grandezza del mio dolore e concedimi la grazia di cui ho tanto bisogno.
Ave Maria
O Amorosissima Dispensatrice delle grazie divine, Immacolata Sposa dell’Eterno Spirito Santo, Maria Santissima, Tu che da Lui hai ricevuto un cuore che si muove a pietà delle umane sventure e non può resistere senza consolare chi soffre, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia che io aspetto con piena fiducia della Tua immensa bontà.
Ave Maria
Sì sì, o Madre mia, Tesoriera di tutte le grazie, Rifugio dei poveri peccatori, Consolatrice degli afflitti, Speranza di chi dispera e Aiuto potentissimo dei cristiani, io ripongo in Te ogni mia fiducia e sono sicuro che mi otterrai da Gesù la grazia che tanto desidero, qualora sia per il bene dell’anima mia.
Salve Regina