Oggi la Chiesa commemora le anime dei giusti ancora in Purgatorio. Ecco cosa tutti noi siamo chiamati a offrire in suffragio dei fedeli defunti.
Fin da tempi antichissimi la Chiesa usa pregare per i defunti, affinché vengano liberati dalle loro pene.
Nella giornata di oggi la Chiesa commemora tutti i fedeli defunti, vale a dire tutti quelli che ci hanno preceduto nel viaggio verso il cielo per i qual ci invita a pregare, offrire messe e altre opere buone. Per aiutarli ad arrivare prima a vedere, conoscere e amare Dio faccia a faccia.
Fin dalla più remota antichità la Chiesa ha commemorato i fedeli defunti. Già Sant’Agostino parla di suppliche comuni fatte dalla Chiesa in favore di tutti quelli che sono morti nella comunione cristiana e cattolica.
Nel corso dei secoli si sono diffuse pratiche di pietà per i defunti, ma la svolta matura nel 998 col santo abate benedettino Odilone di Cluny che dispone affinché ogni 2 novembre nei monasteri cluniacensi si celebri una messa solenne in suffragio delle anime defunte. Un uso che si estende ben presto anche ad altre congregazioni e infine a tutta la Chiesa universale.
Dopo la celebrazione della Solennità di Tutti i Santi – che già godono della contemplazione gloriosa della Trinità – con questa commemorazione la Chiesa torna nuovamente a sottolineare il profondo legame tra i battezzati ancora incamminati lungo il loro pellegrinaggio terreno e i defunti che già hanno meritato la salvezza.
Tutti insieme costituiscono la Chiesa, Corpo mistico di Cristo. E come spiega l’apostolo Paolo nella Prima lettera ai Corinzi, la sofferenza di ogni membro del Corpo si comunica alle altre membra.
In forza della comunione dei santi, la Chiesa raccomanda di offrire messe in suffragio per i defunti, insieme a elemosine, indulgenze, penitenze e preghiere per aiutare la anime del Purgatorio a raggiungere prima la visione beatifica. Tutto ciò serve a sottolineare lo stretto legame tra la Chiesa purgante che si sta purificando in Purgatorio e la Chiesa militante in cammino sulla terra.
Da mezzogiorno del primo novembre fino a tutto il 2 novembre si può lucrare l’indulgenza plenaria per i defunti visitando una chiesa o un oratorio recitando un Padre nostro e un Credo. L’indulgenza applicabile ai defunti si può ottenere anche nei singoli giorni dal primo all’8 novembre visitando il cimitero e pregando anche solo mentalmente per loro.
L’invito è quello di accompagnare queste pratiche spirituali a un’opera di carità concreta verso qualche persona povera, sola o che per diversi motivi sia bisognosa di cure e di attenzione.
O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, concedi alle anime dei tuoi servi e delle tue serve la remissione di tutti i loro peccati affinché ottengano, con le nostre pie suppliche, il perdono che hanno sempre desiderato.
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