I Santi Angeli Custodi ci stanno accanto: ogni persona è affidata ad uno di loro che la vegliano e custodiscono ininterrottamente.
Contemplano il volto di Dio: i Santi Angeli Custodi sono figure spirituali create dal Signore e da lui mandate a sostenere i suoi figli, a proteggere e aiutare.
È questo il compito che svolgono, come ricorda espressamente il Martirologio Romano: “chiamati in primo luogo a contemplare il volto di Dio nel suo splendore, furono anche inviati agli uomini dal Signore, per accompagnarli e assisterli con la loro invisibile ma premurosa presenza“.
La memoria liturgica fissata al 2 ottobre è una consuetudine in vigore dal 1608 quando papa Paolo V decise di dedicare un giorno ai Santi Angeli Custodi. Fino ad allora erano festeggiati il 29 settembre insieme a San Michele Arcangelo.
Dio investe da sempre gli angeli del ruolo di protettori. Nell’Esodo presenta la figura dell’Angelo come custode: “Ecco io manderò il mio Angelo, il quale ti vada innanzi e ti custodisca nel viaggio, e ti introduca nel paese che ti ho preparato. Onoralo, ed ascolta la sua parola“.
La preghiera dell’Angelo di Dio, un dialogo di amicizia
La Chiesa insegna a rivolgersi al proprio Angelo Custode con la preghiera dell’Angelo di Dio. Invocazione breve e semplice, è da dirsi sempre, tutti i giorni e quando se ne sente la necessità.
Rivolgendosi al proprio Angelo con le specifiche richieste della preghiera si stabilisce un rapporto d’amicizia con colui che sta sempre al nostro fianco.
Si tratta di una presenza invisibile che ci sostiene. “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen” è il breve testo dell’orazione al protettore angelico. Lui ci assiste in tutto il percorso della nostra vita e ci protegge nella lotta, il combattimento spirituale che si svolge per tutti i nostri giorni.
Oltre a difendere dai demoni e ad indirizzare la persona verso il bene, gli Angeli si fanno portavoci delle preghiere presentandole a Dio e nella storia della salvezza hanno trasmesso agli uomini le istruzioni divine.
Il culto ai Santi Angeli Custodi nella storia
Sono numerose le citazioni di figure angeliche nella Sacra Scrittura. Si calcola che tra Antico e Nuovo Testamento più di 300 volte si parla di loro.
Nel 1411 a Valencia in Spagna fu istituita una festa dedicata all’angelo protettore di quella città. Già nel Medioevo il culto agli Angeli Custodi ha iniziato a nascere e a diffondersi.
Affiancando la devozione agli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, venivano recitate preghiere indirizzate a loro.
Nella colletta della Messa gli Angeli vengono menzionati con l’invocazione che Dio “nella sua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i suoi angeli a nostra custodia e protezione, e ci conceda nel cammino della vita di essere sempre sorretti dal loro aiuti, per essere uniti con loro nella gioia eterna“.
Il Catechismo si sofferma sull’aiuto che gli Angeli Custodi forniscono come guida a discernere il bene dal male. Sottolinea anche che ognuno però, nel suo libero arbitrio, può scegliere di accettare o rifiutare l’ispirazione verso il bene che proviene dal proprio Angelo Custode.
Cadere nell’errore quindi non può essere imputato ad una negligenza degli Angeli, ma alla propria responsabilità che non può mai venire meno.
Tra i Santi che hanno consigliato e invitato a rivolgersi al proprio Aneglo Custode c’è San Giovanni Bosco. Lui esortava: “Quando siete tentati, invocate il vostro angelo. Lui vuole aiutare voi più di quanto voi vogliate essere aiutati!“.