I fanciulli, la loro cura e la loro istruzione sono sempre stati al centro di tutto il suo operato apostolico e sacerdotale. Si adopera anche per la cura delle necessità di pescatori ed operai.
Santo sacerdote di fine Ottocento, ha operato a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Proclamato Santo da Papa Francesco nel 2018.
In questo ventesimo giorno del mese di dicembre, la chiesa venera San Vincenzo Romano. Nato il 3 giugno 1751, di famiglia tanto umile quanto religiosa, fin dall’infanzia coltiva una forte vocazione sacerdotale che matura del tutto all’età di 14 anni, anche grazie alla formazione impartitagli da don Agostino Scognamiglio, che lo conduce ad entrare nel seminario diocesano di Napoli.
Durante gli anni del seminario ha come guida spirituale il Beato Mariano Arciero e può godere degli insegnamenti di Sant’Alfonso Maria de Liguori. Diventa sacerdote il 10 giugno 1775.
Durante il suo ministero, durato 33 anni, si dedica soprattutto ai suoi concittadini, oltre che aiutandoli nelle incombenze quotidiane (politiche, sociali, ecc.), attraverso l’evangelizzazione dei contadini nelle cappelle rurali.
Si occupa della formazione dei ragazzi, della cura dei malati, dell’assistenza dei bisognosi e addirittura dello scovare i rifugi dei malviventi. Dal 1775 al 1796 gestì una scuola gratuita per ragazzi nella sua stessa casa.
Essendo un grande devoto della Madonna, ogni sera conduce il santo Rosario in chiesa e ricorre spesso a lei col titolo tanto caro ai torresi di “Immacolata Concezione”. Predica il Vangelo per strada fino a cinque volte al giorno (di domenica) ed era solito preparare a fondo le persone prima che queste ultime ricevessero i sacramenti.
Inventa la “sciabica”, pratica che consiste nell’avvicinare con crocifisso e campanello le persone, predicare e poi accompagnarle nella chiesa più vicina.
La terribile eruzione del Vesuvio del 15 giugno 1794, distrugge quasi interamente la città e la relativa chiesa parrocchiale della quale nel frattempo è nominato viceparroco. Nel 1799, alla morte del parroco, “Don Vicienzo” (così chiamato affettuosamente dal popolo) diventa il preposito curato della parrocchia e porta a termine l’opera di ricostruzione rendendola più grande e maestosa.
O Dio, che per la salvezza delle anime,
hai reso il Santo Vincenzo Romano
modello di zelo pastorale nella tua Chiesa,
concedici di seguire il suo esempio
per essere nel mondo, con carità operosa,
a servizio del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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