Il fuoco e la passione per il Dio unico sono il tratto caratteristico della missione del profeta Elia, uno dei più grandi di Israele.
«Allora sorse Elia profeta, simile al fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola». Così il libro del Siracide (48,1) descrive uno dei più grandi profeti di Israele.
Insieme a Eliseo e Samuele, Elisa è considerato uno dei più grandi profeti di azione (da distinguere dai «profeti scrittori» come Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele, i quali hanno lasciato degli scritti inclusi nel canone dei Libri sacri). La missione del profeta Elia (che vuol dire «il mio Dio è Jahvè») fu quella di richiamare il popolo di Israele alla fedeltà all’unico vero Dio, rigettando gli influssi del culto idolatrico di Canaan.
Nato alla fine del X sec. a.C., Elia operò perlopiù sotto il regno del debole Acab, soggiogato dall’intrigante moglie di origine fenicia, Jezabel, che prima aveva favorito e successivamente imposto il culto del dio Baal. Quanto l’idolatria sembrava aver trionfato nel popolo, Elia si presentò al cospetto di re Acab per annunciargli un castigo: tre anni di siccità.
La sfida ai sacerdoti di Baal
Quando la siccità ebbe colpito la Palestina, il profeta si ripresentò a Acab e per mostrare la vanità degli idoli sfidò sul Monte Carmelo i 400 profeti di Baal. La sfida finì col trionfo di Javhé e la rovina dei sacerdoti idolatri quando il solo altare innalzato dal profeta Elia vide accedersi prodigiosamente la fiamma e scese l’acqua tanto invocata a mettere fine alla terribile siccità.
Il profeta però dovette scontare l’ira di Jezabel e fu costretto a fuggire nel deserto. Qui, braccato come una preda, il grande profeta sembrò cedere allo sconforto e pregò Dio di spezzare il filo che lo ancorava alla terra. A confortarlo provvide un angelo, apparso a porgergli una focaccia e una brocca d’acqua.
Successivamente gli apparve Dio stesso, infondendo nuovamente nel profeta il coraggio di un tempo. Elia così comprese che Dio fa trionfare il bene non con mezzi e gesti eclatanti ma con lungimirante pazienza. Dio infatti è l’Eterno che domina sul tempo.
L’ascesa al cielo su un carro infuocato
Elia indossava un mantello di pelle sopra un rozzo grembiule a cingergli il fianco come farà, otto secoli più tardi, anche Giovanni Battista, precursore di Cristo. Il profeta Elia, che dunque è la prefigurazione del Battista, non vedrà il pieno trionfo di Jahvé.
La sua opera verrà completata dal discepolo Eliseo, unico testimone della scomparsa di Elia. Una volta compiuta la sua missione, il profeta ascese al cielo su un carro di fuoco. Sulla terrà rimarrà il suo mantello, gettato sulle spalle di Eliseo come segno di investitura.
Preghiera a Sant’Elia
Caro Sant’Elia che in tempi di errori e infedeltà da Dio fosti mandato al popolo eletto, per ricordare la verità e richiamare alla coerenza, guarda con benevolenza questa comunità, che i padri a te affidarono quale protettore provvido e potente. Accompagnali nel cammino della vita, rendila memore della sua identità cristiana, ispirala ai valori della tradizione, informa la vita dei sentimenti buoni, e, nell’ascolto e nell’osservanza della Parola
fa che viva nella laboriosità, nella prosperità e nella pace. Amen