Ancora fanciulla decide di donare la sua vita a Cristo, muore martire per preservare la sua purezza. Questo le valse l’ammirazione delle genti e la gloria di Dio nei cieli con la corona del martirio. Ha portato a Gesù il giglio intatto della sua verginità.
Morì a soli 12 anni sotto la persecuzione di Diocleziano. È stata proclamata Protettrice delle vergini e delle fidanzate.
21 gennaio: Agnese, la fanciulla martire
In questo ventunesimo giorno del mese di gennaio, la chiesa venera Sant’Agnese. Molto varie e talvolta contrastanti sono le notizie circa la sua vita e il suo martirio. Il figlio del prefetto di Roma si è invaghito di lei senza essere ricambiato, avendo la giovane fatto voto di castità a Gesù.
Dopo il rifiuto della ragazzina, il padre del giovane, saputo del voto di castità, le impone la clausura fra le vestali, con le quali avrebbe dovuto rendere culto alla dea che proteggeva la città di Roma. Al rifiuto di Agnese, il prefetto la fa rinchiudere in un postribolo.
Qui però nessun cliente osava toccarla, tranne un uomo che la tradizione religiosa vuole sia stato accecato da un angelo, cui però successivamente, per intercessione della stessa Agnese, Dio ridona la vista.
La condanna al rogo, ma un prodigio avviene
La tradizione racconta anche che Agnese, accusata di magia, viene condannata al rogo, ma le fiamme si dividono sotto il suo corpo senza lambirlo e i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità.
Dopo questo miracolo, la giovane viene trafitta con un colpo di spada alla gola. Tale morte spiega il motivo per cui la martire venga rappresentata iconograficamente con un agnello, in quanto anche quest’animale subiva la stessa sorte.
Il suo corpo è sepolto nella catacomba oggi nota come Catacomba di Sant’Agnese, mentre il suo cranio è esposto in una cappella nella chiesa di Sant’Agnese in Agone.
Gli agnelli benedetti il giorno di Sant’Agnese
Nel giorno di Sant’Agnese è tradizione in Vaticano benedire degli agnelli, Gli animali, ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa, vengono offerti al Papa per la creazione dei palli, che saranno, poi, donati ai nuovi Arcivescovi Metropoliti il giorno 29 giugno.
Gli ovini, dopo esser stati benedetti, vengono portati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove, dopo le cure necessarie, verranno tosati qualche giorno prima della Pasqua e la loro lana usata proprio per i palli.
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Preghiera a Sant’Agnese
O ammirabile Sant’Agnese,
quale grande esultanza provasti quando alla tenerissima età di tredici anni,
condannata da Aspasio ad essere bruciata viva,
vedesti le fiamme dividersi intorno a te,
lasciarti illesa ed avventarsi invece contro quelli che desideravano la tua morte!
Per la grande gioia spirituale con cui ricevesti il colpo estremo,
esortando tu stessa il carnefice a conficcarti nel petto
la spada che doveva compiere il tuo sacrificio,
ottieni a tutti noi la grazia di sostenere con edificante serenità tutte le persecuzioni
e le croci con cui il Signore volesse provarci
e di crescere sempre più nell’amore a Dio per suggellare con la morte dei giusti
una vita di mortificazione e sacrificio.
Amen.
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