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Oggi 21 marzo, San Giustiniano di Vercelli: guida e maestro di monaci e non solo

Secondo la lapide che copre la sua tomba, governa la diocesi per 16 anni con santità di vita e fedeltà nella giustizia divina. Vescovo della città piemontese poco prima dell’arrivo dell’invasione degli Unni di Attila. Forse non è nativo di Vercelli.

E’ un insigne guida sia dei monaci che dei chierici, in particolare aiutandoli verso quella disciplina ascetica che devono custodire.

21 marzo: Giustiniano, la guida di Vercelli

In questo ventunesimo giorno del mese di marzo la chiesa venera San Giustiniano di Vercelli. Secondo vari studi, Giustiniano non nasce a Vercelli, ma è allievo di san Martino di Tours. Venuto da fuori città, viene accolto ed accettato dalla popolazione, come un padre.

Il Vescovo deve reggere il monastero e governare la diocesi, per cui oltre all’ufficio pastorale comune a tutti i vescovi, deve dirigere il cenobio ecclesiastico fondato da Sant’Eusebio. Qui, i chierici si esercitano nella disciplina ascetica, attendono agli studi, si preparano al ministero, vivono in comunità e osservano una disciplina simile a quella dei monasteri.

Glorificato e celebrato dopo la sua morte

La firma di san Giustiniano si legge nell’epistola sinodale del 451, con la quale i vescovi della provincia milanese aderiscono alla dottrina cattolica contro l’eresia di Eutiche.

Nelle raffigurazioni dell’antica Cattedrale della città, Giustiniano è dipinto come quarto successore del protovescovo Sant’Eusebio. Di lui sono celebrati, sulla sua iscrizione sepolcrale, la fedeltà a Dio, la santità in vita, la giustizia e la gloria celeste che ha ricevuto da Dio stesso dopo la sua morte.

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Preghiera a San Giustiniano da Vercelli

O spiriti celesti e voi tutti Santi del Paradiso, volgete pietosi lo sguardo sopra di noi, ancora peregrinanti in questa valle di dolore e di miserie.

Voi godete ora la gloria che vi siete meritata seminando nelle lacrime in questa terra di esilio. Dio è adesso il premio delle vostre fatiche, il principio, l’oggetto e il fine dei vostri godimenti. O anime beate, intercedete per noi!

Ottenete a noi tutti di seguire fedelmente le vostre orme, di seguire i vostri esempi di zelo e di amore ardente a Gesù e alle anime, di ricopiare in noi le virtù vostre, affinché diveniamo un giorno partecipi della gloria immortale.

Amen.

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Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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