Nonostante si fosse segretamente consacrata a Dio, è promessa sposa ad un principe. Il suo rifiuto, però, poteva scatenare una guerra e, per questo, un angelo le consiglia quale migliore decisione prendere.
In questo ventunesimo giorno del mese di ottobre, la Chiesa venera Santa Orsola.
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È figlia di un sovrano bretone, molto bella, ma che si è segretamente consacrata a Dio. Nonostante tutto, viene chiesta in sposa dal principe pagano Ereo.
L’angelo consigliere
Il rifiuto da parte della principessa avrebbe rischiato di scatenare una guerra ed anche per questo, consigliata da un angelo nel corso di una visione avuta in sogno, chiede di poter rimandare la decisione di tre anni, per meglio comprendere la volontà del Signore e nella speranza che il promesso sposo si converta al cristianesimo e cambi idea.
Il viaggio verso Roma
Allo scadere del tempo stabilito, ancora esortata da un messaggero divino, Orsola prende il mare con undicimila compagne e, secondo alcune versioni, anche con il promesso sposo, per poter arrivare sino a Roma ed essere accolte dal Papa.
Durante il viaggio di ritorno in patria, transita per Colonia, che nel frattempo è stata conquistata da Attila. Qui le sue compagne, esortate da Orsola alla fermezza, sono uccise dai barbari in un solo giorno. Solo Orsola è risparmiata, perché Attila si innamora di lei. Se l’avesse sposato, lei avrebbe avuto salva la vita.
Al suo rifiuto, però, la fa uccidere a colpi di freccia.
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La preghiera a Santa Orsola da recitare oggi
O gloriosa Santa Orsola,
che per aver rinunziato generosamente alla vana gloria del mondo
e per aver scelto le persecuzioni,
il dolore, piuttosto che mancare alla fedeltà da voi giurata al Divino Sposo,
siete ora da Lui cosi largamente rimunerata da farvi prostrare davanti tutti i popoli,
i quali da ogni parte onorandovi invocano la vostra protezione ed aiuto,
ottenete a noi tutti la grazia di rinunziare totalmente alla superbia
per far acquisto della santa umiltà,
che è il fondamento di ogni virtù e la vera via della gloria,
cosicché d’ ora in avanti, nulla fidando in noi medesimi,
cerchiamo in Dio ogni nostro decoro, in Dio riponiamo ogni nostra fiducia,
ci rendiamo degni di tutte quelle grazie che per mezzo vostro gli domandiamo.
Cosi sia.
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