Martire del III secolo, San Leonida di Alessandria è ricordato anche per essere il padre di un noto e importante filosofo e teologo.
San Leonida di Alessandria è stato un martire sotto la persecuzione dell’imperatore Settimio Severo nel III secolo. Non si conosce la data esatta della sua nascita e sono poche le informazioni su di lui, ma si sa che è il padre di un personaggio di grande spicco per il pensiero cristiano.
Il suo figlio maggiore era infatti Origene, filosofo e teologo di grande rilievo.
A parlare del martirio di San Leonida, originario appunto di Alessandria d’Egitto, dove era un insigne maestro, è lo storico Eusebio di Cesarea che lo riporta nella sua Storia Ecclesiastica. San Leonida aveva 7 figli, di cui il maggiore era appunto Origene, che al momento della sua morte aveva 17 anni. Eusebio di Cesarea si prodiga a narrare le cure con cui Leonida si era dedicato all’istruzione dei suoi figli e di come aveva indirizzato Origene verso lo studio della Sacra Scrittura e delle lettere.
Dà al figlio la testimonianza della fede
Lo storico racconta di quanto Leonida fosse grato a Dio per il modo in cui il figlio Origene affrontava gli studi e mentre lui dormiva lo baciava sul petto, considerata sede dell’anima e tempio dello Spirito Santo. Il padre però cercava anche di frenare la voglia di conoscenza che cresceva nel giovane Origene che voleva apprendere sempre di più con grande zelo, perché temeva potesse essere fonte di superbia.
Nel periodo in cui c’era il governatore Leto, le persecuzioni ai cristiani, volute dall’imperatore Settimio Severo si aggravarono ed erano particolarmente feroci. Leonida venne arrestato e poi condotto a morte. Si racconta che Origene volesse seguire il padre al martirio, ma gli fu impedito dalla madre, che per non farlo uscire di casa escogitò uno stratagemma: gli nascose tutti i vestiti in modo che non potesse andare via e farsi catturare.
Saldo nella fede fino al martirio
Origene fu costretto a non mettere in pratica il suo intento ma scrisse una lettera al padre in cui lo esortava ad essere forte e a perseverare nella fede. Lo invitava a non lasciarsi tentare dall’idea di non voler lasciare gli affetti terreni e gli scrisse espressamente: “Guardati dal cambiare idea per noi“.
San Leonida baciò la lettera del figlio dopo averla letta e rimase infatti saldo nella fede per il Signore e fu ucciso per decapitazione il 22 aprile del 202, anche se l’anno non è del tutto certo. A seguito della sua morte la famiglia finì in povertà perchè i beni dell’uomo furono confiscati dalle autorità imperiali. Origene, in quanto figlio maggiore dovette perciò provvedere al mantenimento della famiglia e per questo fu aiutato da una nobile signora.
Grato al padre Leonida e fiero della sua morte da martire per amore di Dio, Origene approfondì la fede che gli era stata trasmessa da un padre così santo e diventò un illustre scrittore cristiano, esperto di filosofia e fine teologo.
Circa la data della memoria liturgica corrispondente a quella presunta del martirio, la decisione di stabilirla al 22 aprile è stata presa da Cesare Baronio. Il Martirologio Romano infatti riporta così, perché Baronio pensò di aver trovato questa indicazione nel Martirologio Geronimiano.