Grande missionaria negli Stati Uniti, santa Francesca Cabrini ha costruito un impero di carità nell’aiuto agli immigrati e a tanti bisognosi.
Santa Francesca Cabrini ha il primato di esser stata la prima cittadina statunitense ad essere canonizzata. Ma lei era italiana, seppure ha vissuto lunghi anni negli Stati Uniti dove ha portato avanti la sua missione di carità.
Era nata a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi il 15 luglio 1850 in una famiglia numerosa, lei era la penultima di 11 figli. Crescendo diventa maestra elementare, poi, dopo aver sentito la chiamata alla vita religiosa, a 24 anni, nel 1874, prende i voti nel Collegio del Sacro Cuore di Arluno.
Determinata e intraprendente, solo qualche anno dopo, da giovane suora fonda a Codogno la Congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Era il 1880 e da allora cerca in tutti i modi di portare avanti il suo sogno di partire in missione per terre lontane.
Santo di oggi 22 dicembre: Santa Francesca Saverio Cabrini
Il suo desiderio era raggiungere l’Asia e per farlo chiede più volte al papa di poter partire. Dopo numerose insistenze grazie al suo carattere volitivo il pontefice Leone XIII le concede di andare in missione in un luogo molto lontano, ma non dove vuole lei. Partirà per le Americhe.
Il suo modello ispiratore è san Francesco Saverio, così decide di inserire nel suo nome anche quello del grande gesuita e missionario spagnolo. Fragile di salute e con una seria malattia ai polmoni, Francesca Cabrini si inoltra dopo un lungo viaggio negli Stati Uniti dove trova gli immigrati che vivono in condizioni miserevoli.
Impara a parlare l’inglese e lo spagnolo e si introduce anche nei luoghi più impervi del Sudamerica per evangelizzare tribù intere che non erano mai entrate in contatto con i bianchi. Fonda prima delle scuole e fornisce aiuto e assistenze a poveri e bisognosi.
Con tenacia e persevaranza sfida pregiudizi e cerca i fondi che le servono per compiere la sua missione. È un impegno duro con alti e bassi, sconfitte e successi, ma con costanza e fiducia nella Provvidenza riesce a fare grandi cose.
Si rivolgeva al Signore dicendo: “Con la tua grazia, amatissimo Gesù, io correrò dietro a Te sino alla fine della corsa, e ciò per sempre, per sempre. Aiutami o Gesù, perché voglio fare ciò ardentemente, velocemente“.
Una missione gigantesca
Giunta negli Stati Uniti nel 1889 e vive prevalentemente tra Chicago e Nwe York. Con il passare del tempo riesce a fondare ben 80 istituti in 7 Paesi. La sua opera di carità comprende vari ambiti e si estende sempre di più. Ci sono gli orfanotrofi, le scuole, gli asili per bambini e le case per l’assistenza agli anziani oltre all’ospedale.
La sua azione non era filantropica o meramente assistenzialistica: era pienamente evangelizzatrice e trasmetteva agli altri la Parola di Dio. Nel 1909 ebbe la cittadinanza statunitense. Viaggiò molto: attraversò l’Atlantico per ben 28 volte e arrivò anche nelle Ande partendo da Panama.
Il Collegio femminile che istituì nel Minnesota era frequentato dalle figlie delle famiglie più influenti. Ha valorizzato la religiosità femminile in un modo considerato innovativo per l’epoca. Per le sue iniziative è ritenuta uno dei riferimenti del moderno servizio sociale. Aveva una profonda e forte devozione al Sacro Cuore di Gesù e viveva il concetto di riparazione alle offese fatte a Gesù come motivo di impegno nelle opere caritatevoli.
Morì mentre si trovava a Chicago il 22 dicembre 1917 a causa di complicazioni dopo aver contratto la malaria. Il suo corpo fu subito trasferito alla Mother Cabrini High School a New York.
Era circondata da una grande fama di santità tanto che papa Leone XIII, quando lei era ancora in vita la definì “una santa vera, ma così vicina a noi che diventa la testimone della santità possibile a tutti“.
La beatificazione arrivò molto presto, nel 1938 e la canonizzazione nel 1946. Nel 1950 fu proclamata Patrona degli emigranti. Attualmente le sue spoglie sono custodite nella chiesa Saint Cabrini Shrine a New York.