Fondatrice delle Missionarie del Sacratissimo Cuore, Santa Francesca Cabrini in onore di San Francesco Saverio ha preso il suo cognome.
È la prima cittadina statunitense ad esser stata proclamata santa, ma Santa Francesca Saverio Cabrini era italiana di nascita.
Le sue origini sono lombarde in quanto nacque a Sant’Angelo Lodigiano in provincia di Lodi il 15 luglio 1850. Era la penultima di undici figli e da giovane divenne maestra elementare.
Ben presto però maturò in lei la vocazione religiosa e nel 1874 prese i voti nel Collegio del Sacro Cuore di Arluno. Solo pochi anni dopo, nel 1880, da giovane suora fondò la Congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù a Codogno.
Lo zelo missionario era forte nel suo cuore e il suo modello era San Francesco Saverio, patrono delle missioni insieme a Santa Teresa del Bambin Gesù. Per questo Francesca Cabrini decise di aggiungere al suo cognome quello di Saverio.
Una vita in missione per evangelizzare i lontani
Il suo intento era quello di seguire le sue orme e andare ad evangelizzare in terre lontane. Voleva partire per la Cina, ma su invito di papa Leone XIII andò negli Stati Uniti. Giunse lì nel 1889 per prestare assistenza presso gli immigrati italiani.
In breve tempo imparò l’inglese e lo spagnolo in modo da inoltrarsi ad incontrare anche le tribù in zone impervie in cui la popolazione locale non era ancora entratta in contatto con i bianchi.
Riusciì a fondare 80 istituti distribuiti in 7 Paesi. Di dedicò all’opera di costruzione di asili, orfanotrofi, sciuole, ricoveri per anziani e ospedali. Visse gran parte della sua vita tra New York e Chicago.
Nel Minnesota aprì un collegio femminile che fu frequentato dalle figlie di personalità potenti ed influenti. Santa Francesca Cabrini era accogliente anche verso le persone appartenenti ad altre religioni ma era estremamente rigorosa per quello che riguardava la morale.
Come Missionarie, lei e le suore della congregazione che ha fondato rappresentavano una novità in quanto l’attività missionaria fino a quell’epoca era svolta prevalentemente dagli uomini.
Si adoperò per lunghi anni, anche facendo numerosi viaggi, per aiutare ad inserire gli emigrati nella realtà sociale americana. Cercava di convincere gli italiani ricchi ad aiutare quelli poveri. E trascinati dal suo carisma molti rispondevano favorevolmente alle sue richieste di aiuto.
Si spense a Chicago, proprio durante un viaggio, il 22 dicembre 1917. Il suo corpo venne trionfalmente traslato a New York presso la chiesa annessa alla Mother Cabrini High School, perché fosse vicino ai suoi figli spirituali.
Lasciò una grande eredità spirituale che si esplicava nelle attività assistenzialistiche a cui lei aveva dato vita. Fu canonizzata nel 1947 e successivamente, nel 1950 venne proclamata “Celeste Patrona di tutti gli Emigranti“.
La spiritualità che le ha fatto raggiungere la bvetta della santità era semplice, umile, fatta di preghiera che distribuiva nelle ore della sua giornata. Affermava di “lavorare, sudare, faticare per Dio, per la sua gloria, per farlo conoscere ed amare“.
Papa Leone XIII quando Santa Francesca Cabrini era ancora in vita aveva detto che lei era “una santa vera, ma così vicina a noi che diventa la testimone della santità possibile a tutti“.