Liberata dal Signore da alcuni demoni, divenne discepola di Cristo, lo seguì fino al monte Calvario restando in disparte con le altre donne.
Ella, la mattina di Pasqua vide per prima Gesù risorto dai morti e portò agli altri discepoli l’annuncio della sua vittoria sulla morte.
In questo ventiduesimo giorno del mese di luglio, la chiesa venera Santa Maria Maddalena. San Tommaso d’Aquino la chiama “l’Apostola degli Apostoli”. Lei era originaria di Magdala.
“Gesù andava per città e villaggi annunciando la buona notizia del regno di Dio e c’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità e li servivano con i loro beni. Fra loro vi era Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni”, racconta l’evangelista Luca.
Maria Maddalena compare ancora nei Vangeli nel momento più terribile e drammatico della vita di Gesù, quando lo accompagna al Calvario e insieme ad altre donne rimane ad osservarlo da lontano. E’ lei che, al mattino del sabato, torna al sepolcro e scopre che la pietra è stata tolta. Va ad avvisare Pietro e Giovanni, i quali scoprendo l’assenza del corpo del Signore.
La storia della sua reliquia trasportata a Roma è sempre stata avvolta dal mistero. Nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini, fra i tesori nascosti, vi sono alcune ossa proprio di Maria Maddalena. Nell’886 l’imperatore bizantino Leone VI ha fatto trasportare il suo corpo a Costantinopoli. Successivamente, il re di Gerusalemme concesse il corpo della Maddalena al re di Francia. Durante il viaggio, il corpo passò anche per Roma.
Fu qui che furono prelevati i frammenti ossei del piede che, per primo, toccò l’ingresso del sepolcro di Cristo. La reliquia fu, poi, posta in una cappella all’ingresso di Ponte Sant’Angelo.
Nel 2012, invece, la reliquia. fu traferita nella Basilica, dove oggi è custodita. Per volontà di Papa Francesco, la memoria di Maria Maddalena, è stata elevata a Festa per significare la rilevanza di questa fedele discepola di Cristo.
O Gloriosa Santa Maddalena, modello di penitente,
fammi ottenere la grazia della perseveranza
nel praticare l’autonegazione, conforme con i miei giuramenti;
prega Dio per me
che possa apparire davanti a Gesù nostro Signore e Maestro;
al momento della mia morte, con la lampada piena dell’olio
della speranza e ardente della pura fiamma della carità,
cosicchè sia meritevole di essere ricevuto
nel Regno Eterno di Dio.
Amen.
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ROSALIA GIGLIANO
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