Santa Cecilia, patrona di musicisti e cantanti, è il modello dell’anima rapita dalla bellezza delle armonie celesti.
Modello di donna cristiana e di purezza, viene condannata alla decapitazione a causa del suo amore per Cristo.
La memoria di santa Cecilia è legata a una Passione soltanto in parte attendibile. Troppi gli elementi leggendari contenuti al suo interno. Del resto lo ricorda anche la liturgia delle ore: «Il culto di santa Cecilia, in onore della quale venne costruita a Roma una basilica, si diffuse ovunque a motivo della sua Passio. In essa Cecilia è esaltata come il modello più perfetto di donna cristiana che per amore di Cristo ha professato la verginità e ha subito il martirio».
La tradizione vuole che Cecilia, venerata come patrona dai cantanti e dai musicisti, fosse una nobile e ricca donna romana, piena di carità e generosità coi poveri che la aspettavano ogni mattina alla messa officiata da papa Urbano nelle catacombe lungo la via Appia.
Cecilia, giovane e bella, va in sposa a Valeriano. Ma il giorno delle nozze si fa promettere dal marito che avrebbero vissuto assieme in castità. «Nessuna mano profana può toccarmi — gli dice — perché un angelo mi protegge. Se tu mi rispetterai, egli ti amerà come ama me».
Il martirio di Santa Cecilia
Il pagano Valerio, sedotto dalle virtù della sua giovane moglie, cade ai piedi di Gesù e si converte al cristianesimo. Insieme al fratello Tiburzio finirà per meritare la palma del martirio. Anche Cecilia sarà martirizzata, dopo un famoso processo che la Passio racconta in maniera dettagliata. Dopo averle inflitto atroci torture, la condannano a morire per decapitazione. Ma il nerboruto boia non riesce nel suo intento nemmeno al terzo tentativo. Per quanto la spada fosse affilata e forzuto il carnefice che la brandiva non si riusciva proprio a mozzare la testa della santa.
Cecilia muore dopo tre giorni di agonia, durante i quali riesce a distribuire i suoi beni ai poveri. Prima di salire in cielo, Cecilia chiede e ottiene di poter vedere papa Urbano, al quale raccomanda di trasformare la sua casa in chiesa. Mentre attende di vederlo, non potendo parlare, non smette di testimoniare la propria fede nel Dio uno e trino facendo con le dita proprio il segno della Trinità.
Una devozione a una persona precisa
Certo, un racconto forse più letterario che storico, la Passio di Santa Cecilia. Resta però il fatto di una devozione antichissima e che storicamente si riferisce a una giovane martire seppellita nelle catacombe di San Callisto. E in un posto a dir poco d’onore come la «cripta dei papi». Più tardi papa Pasquale I, grande devoto di Santa Cecilia, farà trasferire il suo corpo nella basilica eretta in suo onore a Trastevere.
A dare un fondamento storico alla sua figura ci sono anche le date. Il martirio di Santa Cecilia sarebbe avvenuto verso il 230, sotto l’impero di Alessandro Severo, e il titolo di «basilica» alla chiesa dedicata alla Santa è certamente anteriore al 313.
Inoltre verso la fine del XVI secolo il sarcofago venne aperto e il corpo della santa fu trovato in ottimo stato di conservazione, vestito con un abito di seta e oro.
Patrona di cantanti e musicisti
Come dicevamo all’inizio, Santa Cecilia è patrona dei cantanti e dei musicisti. L’aggancio con la musica lo fornisce un brano della Passio dove si racconta che nel giorno delle sue nozze, «mentre gli organi suonavano, ella cantava nel suo cuore soltanto per il Signore».
Anche se, va detto, che Cecilia fu presa come patrona dei musicisti per un errore di trascrizione risalente al XV secolo. Fu allora che dalla prima antifona delle lodi e del vespro scomparve l’inciso «nel suo cuore» che indicava piuttosto una preghiera silenziosa, non cantata. I pittori allora cominciarono a rappresentarla accompagnata da strumenti musicali. Si sviluppò anche una tradizione pittorica, testimoniata anche dal dipinto di Raffaello alla Pinacoteca di Bologna, che la dipingerà come ascoltatrice delle armonie celesti. Un errore che farà di lei, dalla metà del XVI secolo, la patrona di musicisti e cantanti.
Preghiera a Santa Cecilia
O Dio, che ci allieti con l’annua solennità della tua beata Cecilia vergine e martire, fa’ che, mentre la veneriamo, ne seguiamo anche i santi esempi.