Valoroso legionario, San Maurizio è un pagano che si converte e subisce il martirio nel III secolo rifiutando di praticare la violenza.
Il Martirologio Romano ricorda San Maurizio insieme ad altri soldati martiri che facevano parte della stessa legione uccisa sotto la persecuzione dell’imperatore Massimiano.
“Nell’antica Augano nella regione del Vallese, nel territorio dell’odierna Svizzera, i santi martiri Maurizio, Eusperio, Candido, soldati, che, come riferisce sant’Eucherio di Lione, furono uccisi per Cristo sotto l’imperatore Massimiano, adorando la Chiesa, insieme ai compagni della Legione Tebea e al veterano Vittore, con la loro gloriosa passione” recita testualemente nell’enunciazione della memoria liturgica fissata per il 22 settembre.
San Maurizio nasce in Egitto nel 250 in una famiglia pagana. Viene destinato alla carriera militare e fin da giovane si arruola nell’esercito romano.
Valoroso combattente, dimostrando coraggio e fervore diventa presto il comandante di una legione. Poi viene mandato in Palestina e lì entra a contatto con il cristianesimo rimanendone affascinato.
Si converte e riceve il Battesimo. Inizia così un’opera di apostolato ed evangelizza i suoi legionari. È a capo della Legione Tebea quando l’imperatore Massimiano lo invia per domare l’insurrezione ai confini orientali dell’Impero.
La sua legione doveva contrastare i barbari che invadevano la Gallia e avrebbe dovuto sottomettere le popolazioni locali.
Il rifiuto della violenza e il martirio: tutto per Cristo
Svolgeva il suo lavoro di comandante, ma quando l’ordine da parte dell’imperatore fu quello di uccidere le popolazioni del Vallese convertite al cristianesimo Maurizio si rifiutò.
Insieme a lui molti soldati della legione, che nel frattempo si erano convertiti grazie e lui presero la stessa decisione. Massimiano reagì al rifiuto con una severa punizione: prima la flagellazione dei soldati ribelli e poi la decimazione della legione facendo decapitare un soldato ogni dieci.
I legionari cristiani si sottoposero a questo martirio pur di non operare la violenza e Massimiano ordinò lo sterminio di tutti loro. Il luogo in cui avvenne l’eccidio prese poi il nome di Saint Maurice-en-Valais in Svizzera.
San Maurizio, a capo dei soldati e promotore dell’azione di rifiuto della violenza, è colui che viene ricordato maggiormente. Il suo culto si è diffuso principalmente in Francia e in Svizzera.
Insieme ai suoi compagni martiri è considerato il patrono degli alpini e delle Guardie Svizzere. Diventato il patrono del Sacro Romano Impero, il suo culto si è esteso con l’istituzione da parte dei Savoia dell’Ordine Cavalleresco di San Maurizio.
Le sue reliquie furono trasportate a Torino e si trovano ancora oggi all’interno della Cappella della Sindone.
L’iconografia spesso lo rappresenta come un moro, caratteristica presa dal significato del suo nome. Ma in molte raffigurazioni antecedenti alla metà del XIII secolo viene descritto con la pelle bianca. Storicamente ci sono fonti che attestano che fosse egiziano e sembra che il suo nome possa derivare dal lago Moeris.
Preghiera a San Maurizio
O glorioso San Maurizio,
che hai ottenuto la grazia di coronare con il martirio
la fede professata nella vita,
per cui ora godi la gioia di vedere in eterno il tuo Creatore e Redentore,
ottienici la grazia di esercitare costantemente le virtù cristiane
per ricevere come premio la beata visione di Dio.
Amen