Si commemora lo Sposalizio di Maria e Giuseppe, un modello di matrimonio pur nella straordinarietà che lo caratterizza. Nella loro unione Dio è al centro con il mistero di salvezza.
Il 23 gennaio la Chiesa fa memoria dello Sposalizio della B.V. Maria e di san Giuseppe. L’episodio delle loro nozze non è contenuto nelle Sacre Scritture, ma risulta solo da testi apocrifi.
Per comprendere appieno il significato del matrimonio all’epoca bisogna considerare che nella tradizione ebraica le nozze erano un contratto che veniva stipulato dai nubendi e dalle loro famiglie.
Dopo la promessa di matrimonio, in cui la ragazza accettava le nozze, trascorreva un periodo di un anno: solo dopo questo tempo i due sposi l’unione si formalizzava e iniziava la vita insieme.
Oggi 23 gennaio: Sposalizio di Maria e Giuseppe
La commemorazione liturgica dello Sposalizio della Madonna con san Giuseppe ha inizio nel XV secolo. Il Gran Cancelliere dell’Università di Parigi, Jean Gerson, prima di morire lasciò nel suo testamento la volontà che venisse celebrata una messa in memoria delle nozze di Maria e Giuseppe, a cui era molto devoto.
La data scelta fu il 23 gennaio e così in seguito a questo fatto privato, vari ordini religiosi, i Domenicani, i Carmelitani e i Servi di Maria, promossero questa devozione e la propagarono. Fu così che ne iniziò la diffusione.
Per secoli non vi fu data grande risonanza, dal momento che si celebrava la festa della Sacra Famiglia a cui invece fu data una rilevanza maggiore. È solo in tempi abbastanza recenti, ovvero nel secolo scorso, esattamente nel 1961 che la Congregazione dei Riti ha inserito questa memoria liturgica tra le feste devozionali.
Un matrimonio unico ed esemplare con Dio al centro
L’importanza del matrimonio e il dono sponsale di sè
Come ebbe modo di spiegare mirabilmente san Giovanni Paolo II nell’esortazione apostolica Redemptoris Custos, “Nel momento culminante della storia della salvezza, quando Dio rivela il suo amore per l’umanità mediante il dono del Verbo, è proprio il matrimonio di Maria e Giuseppe che realizza in piena libertà il dono sponsale di sé nell’accogliere ed esprimere un tale amore“.
Maria e Giuseppe, desideravano in tutto e per tutto realizzare la volontà di Dio, e si resero docili strumenti nelle sue mani. Fecero quindi tutto l’opposto di ciò che Adamo ed Eva avevano compiuto, manifestando una perfetta obbedienza e andando così a comporre, come un tassello, il quadro per la riconciliazione operata da Cristo.
Il matrimonio di Maria e Giuseppe, che precede l’incarnazione del Verbo si manifesta perciò come una realtà legata strettamente al mistero di salvezza. Se Adamo ed Eva rappresentano la disobbedienza e il peccato, la Madonna e san Giuseppe sono l’esempio di fede e fedeltà fondamentale per ogni coppia di sposi.
A Maria e Giuseppe come sposi ci si può rivolgere con un’apposita preghiera, per chiedere il loro sostegno per la vita sponsale e familiare.
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