Prima sposa e madre cristiana, poi religiosa e mistica, Santa Brigida fu una grande mistica depositaria di una rivelazione da parte di Gesù stesso.
La Santa svedese, tra le figure più luminose del suo secolo, avrà numerose vocazioni passando dalla vita di corte a quella conventuale. Ma fondò anche ordini religiosi, esortando pontefici e regnanti, ebbe pure estasi e visioni mistiche.
Santa Brigida, patrona di Svezia, ha avuto un grande peso nella storia e anche nella letteratura del suo Paese natale. È molto nota anche in Italia, avendo vissuto molti anni a Roma – dove morirà e lascerà inequivocabili segni della sua santità.
Brigida (che significa «alta», «forte», «potente») nasce nel 1302 a Finstad, nella città svedese di Uppsala. Rampolla di una importante e potente famiglia legata alla casa regnante svedese, ha soltanto quattordici anni quando sposa il nobile Ulf Gudmarsson.
Dalla loro unione nascono otto figli. Brigida passa diverso tempo presso la corte reale svedese come dama della regina Bianca di Namour. Già allora porta avanti una vita di preghiera e devozione, coinvolgendo col suo esempio tanti delle corte.
Brigida è anche una madre impegnata a formare e a educare santamente i suoi figli, senza che questo la porti a trascurare la santificazione del marito, col quale condivide le opere di pietà e la preghiera giornaliera. Insieme gli sposi vanno anche in pellegrinaggio al celebra santuario spagnolo di San Giacomo di Compostella in Spagna.
L’entrata in monastero
Quando il marito muore, nel 1344, Brigida si ritira nell’abbazia cistercense di Alvastra per abbracciare la vita claustrale e dedicarsi totalmente alla preghiera. Da qui, come la sua famosa contemporanea Santa Caterina da Siena, invierà appassionate lettere al Papa per cercare di convincerlo a mettere fine al suo esilio ad Avignone.
Ai suoi direttori spirituali, che le tradurranno in latino, detta le sue famose Rivelazioni nate dalle luci spirituali avute da Brigida durante le sue numerose e estasi e le sue visioni. Un giorno Brigida riceve una rivelazione direttamente dal Signore Gesù che le svelerà quanti colpi avesse ricevuto durante la Passione: ben 5480 volte. Il Salvatore poi le detta 15 orazioni da recitare tutti i giorni per un anno, accompagnate al Pater e all’Ave Maria.
Santa Brigida arriva a Roma
Nel 1350, per lucrare l’Anno santo, Santa Brigida giunge a Roma, dove resterà fino alla morte. Dalla città eterna si muoverà soltanto negli ultimi anni di vita per incamminarsi lungo un faticoso pellegrinaggio in Terra Santa.
Santa Brigida cerca anche di far approvare al Papa un nuovo ordine religioso formato da uomini e da donne che conducono la stessa vita monastica, pur vivendo in conventi separati, secondo una regola ispirata al culto mariano di San Bernardo. Il cammino dell’approvazione sarà però lungo e difficile. L’approvazione dell’ordine non arriva e Brigida muore a Roma nel 1373, apparentemente nell’insuccesso e senza aver ricevuto il riconoscimento da parte della Chiesa. In più papa Urbano V nel 1370 aveva fatto ritorno ad Avignone, refrattario alle preghiere di Brigida.
Compatrona d’Europa
Soltanto dopo la morte della Santa la regola monastica che aveva fondato, detta di «San Salvatore», riceve l’approvazione del Papa. La diffonderà nel mondo la figlia di Brigida, Santa Caterina di Svezia, che creerà il monastero di San Salvatore a Vadstena.
Papa Bonifacio IX nel 1391 canonizzerà Brigida. Molti secoli più tardi, nel 1999, papa Giovanni Paolo II la proclamerà compatrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta della Croce, affiancandole a San Benedetto da Norcia e ai Santi Cirillo e Metodio.