Oggi 23 luglio, Santa Brigida di Svezia | Gesù le rivelò le orazioni famose in tutto il mondo

Santa Brigida è stata prima sposa e madre cristiana, poi religiosa e mistica. Si occupò della santificazione del marito e dei figli, infine entrò in monastero dopo essere rimasta vedova.

È stata una delle figure più luminose del XIV secolo, una santa dalle molteplici vocazioni. Passata dalla vita di corte e a quella del convento, fondò ordini religiosi, esortò papi e regnanti, ebbe visioni mistiche e estasi.

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Santa Brigida, considerata la santa nazionale della Svezia (della quale è patrona dal 1891), è una grande figura di donna che ha esercitato una notevole influenza nella storia, nella vita e anche nella letteratura del suo paese. Molto conosciuta anche in Italia, dove visse e morì (a 70 anni) a Roma lasciando una traccia indelebile della sua santità.

Brigida (che vuol dire «alta», «forte», «potente») nasce nel 1302 a Finstad, presso la città svedese di Uppsala. Viene al mondo in una potente famiglia signorile, legata alla casa regnante svedese. Condivide con un’altra grande santa sua contemporanea, Santa Caterina da Siena, l’amore per il bene del proprio paese e per l’unità della chiesa.

Sposa, madre e dama di corte

Ha appena quattordici anni quando viene data in sposa al nobile Ulf Gudmarsson. Dal matrimonio nasceranno otto figli e Brigida trascorre gran parte della propria esistenza presso la corte reale svedese come dama della regina Bianca di Namour. Brigida, che conduce una vita dedita alla preghiera e alla più viva devozione, porta un vento di vera spiritualità a palazzo reale, trascinando verso il bene, col suo esempio, quanti le stanno vicino.

Fin da bambina riceve un’educazione severa dalla zia che la cresce dopo la morte prematura della madre. Anche Brigida educa santamente e forma a sua volta i figli, senza per questo trascurare la santificazione del marito, col quale condivide la preghiera quotidiana e le opere di pietà.

Entra in convento dopo la morte del marito

I due lasciano la Svezia per recarsi insieme in pellegrinaggio al santuario di San Giacomo di Compostella in Spagna. Dopo la morte del marito, nel 1344, Brigida abbraccia la vita claustrale. Si ritira perciò nell’abbazia cistercense di Alvastra e si dedica completamente alla vita di preghiera. Da lì, come la sua celebre contemporanea, Santa Caterina da Siena, manda appassionate lettere al papa allo scopo di persuaderlo ad abbandonare il suo esilio di Avignone, e viene temporaneamente ascoltata.

In monastero detta ai suoi direttori spirituali, che le traducono poi in latino, gli otto volumi delle sue famose Rivelazioni, frutto delle illuminazioni soprannaturali sperimentate da Brigida nelle sue frequenti estasi e visioni paradisiache. Un giorno Gesù rivela a Brigida, che volendo onorare ogni Suo dolore gli chiedeva insistentemente quanto colpi avesse ricevuto nel corso della Passione, di essere stato colpito per ben 5480 volte. Poi il Signore le detta 15 orazioni da recitare ogni giorno per un anno, accompagnandole a Pater e Ave.

L’arrivo nella città eterna

Per lucrare l’Anno santo del 1350, Santa Brigida arriva a Roma. Nella città eterna, dalla quale non si muoverà più fino alla morte, se non per un lungo e faticoso pellegrinaggio in Terra Santa negli ultimi anni di vita, cerca di ottenere dal Papa l’approvazione di un nuovo ordine religioso formato da uomini e da donne che, pur vivendo in conventi separati, conducevano la stessa vita cenobitica. Prima di lasciare la Svezia aveva tracciato la Regola di questa comunità monastica ispirata al culto mariano di San Bernardo.

La sua approvazione però si rivelerà lunga e difficile. Il Papa non approva l’ordine e Santa Brigida si spegne a Roma nel 1373, consumata dalle estasi e dai digiuni, nell’apparente insuccesso e senza la consolazione del consenso della Chiesa. Per di più il papa Urbano V, refrattario a ogni preghiera della santa, nel 1370 era ritornato ad Avignone.

Santa e compatrona d’Europa

Solamente dopo la morte di Brigida, la regola monastica da lei fondata, detta di «San Salvatore», viene approvata dal pontefice. A propagarla per il mondo sarà sua figlia, Santa Caterina di Svezia, che darà vita al monastero di San Salvatore, a Vadstena.

Nel 1391 Bonifacio IX canonizza Brigida, mentre nel 1999 papa Giovanni Paolo II la proclamerà compatrona d’Europa, insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta della Croce, affiancandole a San Benedetto da Norcia e ai Santi Cirillo e Metodio.

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Preghiera a Santa Brigida

O Signore Dio nostro, che per mezzo del tuo Figlio Unigenito hai rivelato alla beata Brigida i segreti celesti, concedi a noi tuoi servi per intercessione di lei di godere della letizia della tua eterna gloria.

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