Gesù le appare con tre frecce in mano che simboleggiavano la scelta fra tre pesanti prove. Lei sceglierà di essere colpita da tutte e tre per salvare le anime dei peccatori.
Di nobili natali, Margherita di Savoia abbraccerà la vita religiosa dopo essere rimasta vedova.
Margherita di Savoia – da non confondere con l’omonima regina d’Italia, nata nel 1851 e morta nel 1926, moglie di re Umberto I – nasce a Pinerolo tra il 1382 ed il 1390. Come si può facilmente intuire anche la beata festeggiata oggi può vantare nobili natali: è la figlia di Amedeo II, principe di Acaya e Morea e conte di Savoia, oltre che nipote di un papa (Clemente VII).
Già desiderosa di abbracciare la vita religiosa, viene confermata nel suo proposito dalla predicazione di San Vincenzo Ferrer. Aspira a diventare domenicana, ma in quanto figlia del principe di Savoia è costretta a sposare Teodoro Paleologo, marchese di Monferrato. Il marito, molto più vecchio di lei, si rivela uomo brutale e politicamente sottomesso nelle guerre contro Genova.
Nel 1418 Teodoro muore lasciandola vedova. Allora Margherita abbraccia finalmente la vita monastica insieme a un gruppo di dame di corte in un palazzo ad Alba, sempre in Piemonte. Qui fonda il convento di Alba e si fa monaca di clausura nel secondo ordine domenicano per evitare un matrimonio col Duca di Milano.
La sua vita da religiosa è costellata da punizioni, umiliazioni e privazioni, con un direttore spirituale eccessivamente duro con lei. Un giorno le appare in visione Gesù Cristo con tre frecce in mano che simboleggiano la malattia, calunnia e persecuzione. Al Signore, che le chiede con quale delle tre volesse essere ferita, Margherita risponde: “con tutte e tre”.
Infatti le sperimenterà tutte e tre in vent’anni di travagli e tormenti sopportati con cristiana pazienza e rassegnazione. A un certo punto si vede accusare di ipocrisia e di governare le sue suore con piglio tirannico, mentre la sua salute cagionevole viene ricondotta alla bella vita che le veniva attribuita. In più ci si mette il suo antico pretendente (sempre respinto), il duca di Milano Felipe Visconti, a diffondere voci secondo cui dal convento di Margherita si diffondeva l’eresia valdese. Anche il suo frate confessore viene accusato e imprigionato.
Margherita va personalmente a chiedere il rilascio della sua guida spirituale, ma quando arriva al castello dove lo hanno recluso le chiudono con violenza il portone in faccia, fratturandole anche una mano.
Muore nel convento di Alba il 23 novembre 1464, consolata dalla visione di Santa Caterina da Siena. Papa Clemente IX la beatificherà solennemente il 9 ottobre 1669.
O Dio, che hai chiesto alla Beata Margherita di Savoia
di rinunciare alle ricchezze del mondo
per vivere la povertà evangelica,
concedici di seguire da vicino Cristo povero
per essere arricchiti della sua grazia e della sua gloria.
Egli è Dio e vive e regna con Te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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