Religioso dei frati minori osservanti, è ricordato per la sua intensa attività evangelizzatrice nella prima metà del XV secolo e per la sua attività apostolica in tutta l’Europa settentrionale ed orientale.
La difesa e l’osservanza della regola di vita dettata dal suo ordine, è al centro del suo ministero. Esorta tutti alla preghiera per la libertà dei cristiani.
In questo ventiresimo giorno del mese di ottobre, la chiesa venera San Giovanni da Capestrano. Divenuto uno stimato giurista, dopo alterne vicende, è nominato capitano del popolo della città. Ma è imprigionato quando la città viene occupata dai Malatesta.
In carcere si avvia alla conversione. Una volta libero, ottiene la nullità del suo matrimonio e prende i voti nel convento francescano di Monteripido, a Perugia, dove conosce San Bernardino e lo difende quando viene accusato d’eresia per la sua devozione al Nome di Gesù.
La sua predicazione è volta al rinnovamento dei costumi cristiani e al combattere l’eresia. Nel 1456 è incaricato dal Papa, insieme ad alcuni altri frati, di predicare la Crociata contro l’Impero Ottomano che ha invaso la penisola balcanica. Percorrendo l’Europa orientale, il Capestrano riesce a raccogliere decine di migliaia di volontari, alla cui testa partecipa all’assedio di Belgrado nel luglio di quell’anno.
O glorioso San Giovanni uomo di Dio e della Chiesa, animatore
di schiere audaci, noi Cappellani militari delle Forze armate di Terra, di Cielo e di Mare
Ti preghiamo con lo stesso ardore che Tu avesti quando invocavi il Signore nel guidare i
Tuoi uomini alla salvaguardia della cristiana civiltà
Anche noi, per dovere sacro a Dio e alla Patria, siamo chiamati a sostenere
le nuove generazioni nella ricerca e nella difesa dei supremi valori della giustizia e della
pace. Insegnaci ad amare i nostri soldati come Tu li amavi, a sentirli vicini più; che
fratelli, a capirli nelle loro aspirazioni umane e spirituali.
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Aiutaci a portare nel cuore delle nostre Unità la stessa passione di fede
e l’integrità della nostra testimonianza. Questo ci chiedono i nostri uomini d’arme
e questo dobbiamo porgere loro. A Te perciò, o celeste nostro Patrono, noi ricorriamo;
da Te, o apostolo serafico, noi impetriamo e per i Tuoi meriti aspettiamo i Doni dello Spirito.
Amen.
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