Immagine viva di Cristo crocifisso, San Pio da Pietrelcina ha portato per cinquant’anni le piaghe di Cristo.
Al centro della sua intera esistenza la Passione di Cristo. «Sarebbe più facile — ha detto una volta — che la Terra si reggesse senza il Sole, anziché senza la Santa Messa».
Già in vita San Pio da Pietrelcina (che per tutti rimarrà sempre e solo padre Pio) ebbe milioni di devoti sparsi per tutto il mondo.
A quanto si sa, padre Pio è stato l’unico prete della storia a ricevere le stimmate: le cinque piaghe (al costato, alle mani e ai piedi) della Passione di Cristo, inchiodato sulla croce e trafitto dalla lancia del centurione romano.
Quelle piaghe che attiravano le folle
Ma cos’era a attirare le folle verso questo oscuro frate cappuccino chiamato alla «missione grandissima» da lui consapevolmente accettata: essere la riproduzione visibile di Cristo crocifisso?
A attirare le folle erano proprio quelle ferite che portava incise nella carne, ci suggerisce padre Antonio Sicari, il grande (tra le tantissime cose) biografo dei santi. Le stimmate di padre Pio rimandavano a tre miracoli, tutti con un carattere marcatamente fisico, documentato perfino dal suo corpo di sacerdote.
I tre miracoli indicati dalle stimmate
Il primo è il miracolo dell’Eucaristia: chi ha assistito a una Santa Messa celebrata da padre Pio non riusciva più a dimenticare quel frate inchiodato alla croce dalle stimmate, quel sacerdote riproduzione visibile del sacrificio di Cristo.
Il secondo miracolo è quello del Perdono: le stimmate parevano indicare fisicamente il prezzo di sangue pagato da Cristo, ogni qual volta il sacerdote padre Pio — che univa l’orrore per il peccato all’amore per il peccatore —confessava e amministrava il sacramento del perdono.
Infine il terzo miracolo: la Risurrezione, anticipata in corpi e anime malati guariti grazie a una parola o a un cenno di padre Pio. Anche in quel caso le stimmate erano lì a ricordare alle folle che chiedevano prodigi il prezzo pagato per le grazie che Dio elargiva con tanta generosità attraverso il frate cappuccino.
Le stimmate, bruciante evidenza del sacerdozio
Le stimmate sanguinanti di padre Pio erano — lasciamo la parola a padre Sicari — «il segno che riassumeva gli altri prodigi, e ne mostrava la misteriosa sorgente».
Infine, fatto che interessava assai meno i fedeli desiderosi di vederle e toccarle, le stimmate del frate rimandavano al quotidiano e durissimo scontro personale con Satana, dal quale usciva sempre vittorioso e sfinito.
Le stimmate di padre Pio furono tutte queste cose, conclude Sicari: «evidenza bruciante di che cosa sia il sacerdozio cattolico».
Tanto bruciante che le note biografiche di San Pio sembrano quasi un dettaglio davanti a un mistero così abissale.
L’entrata a sedici anni nei Cappuccini
Padre Pio, come si sa, nasce a Pietrelcina (provincia di Benevento, quasi ai confini con la Puglia) col nome Francesco Forgione il 25 maggio 1887.
Figlio di una devota famiglia contadina, abituata a recitare il Rosario ogni sera, a sedici anni si fa novizio cappuccino. Quando riceve il saio assume il nome di fra Pio da Pietrelcina. Sette anni dopo, nel 1910, diventa sacerdote.
Il trasferimento a San Giovanni Rotondo e la «crocifissione»
Nel 1916 viene trasferito a San Giovanni Rotondo, nel convento di Santa Maria delle Grazie. Qui, per più di mezzo secolo, riceve e confessa il flusso di pellegrini attirato dalla sua fama di confessore santo.
Il 20 settembre 1918 — coi conventi francescani che avevano appena appena celebrato la festa delle stimmate di san Francesco d’Assisi— riceve le stimmate durante quella che lui stesso definirà «la mia crocifissione».
Una vita di sofferenze accettate
Oltre ai dolori provocati dai segni visibili della Passione, per il frate cappuccino ci sono anche le limitazioni stabilite dalle autorità ecclesiastiche che per un certo periodo gli vietano di celebrare la Santa Messa in pubblico. Padre Pio obbedisce totalmente alle disposizioni della Chiesa.
Nasce al cielo il 23 settembre 1968, a 81 anni. La beatificazione arriva il 2 maggio 1999 per mano di San Giovanni Paolo II che poi lo canonizza il 16 giugno 2002, sempre in piazza San Pietro. Le spoglie mortali di San Pio sono venerate a San Giovanni Rotondo, nel santuario che gli è stato dedicato.
Preghiera a San Pio da Pietrelcina
O Dio, per la tua misericordia e per i meriti di questo tuo grande santo, concedi anche a noi una fede capace di scorgere nei poveri e nei sofferenti il volto di Gesù.
Insegna anche a noi l’umiltà del cuore, perché in tuo nome, scopriamo la gioia di perdonare i nostri nemici.