Santa Maria di Cleofa e Santa Salomé, insieme a Santa Maria Maddalena sono le donne a cui viene dato l’annuncio straordinario della Resurrezione del Signore.
Fedelissime discepole di Gesù, queste due donne, Santa Maria di Cleofa e Santa Salomé sono coloro che, insieme a Santa Maria Maddalena daranno l’annuncio dell’evento più importante del cristianesimo: la Resurrezione del Signore Gesù Cristo.
L’evangelista Giovanni cita Santa Maria di Cleofa, come “sorella” della Beata Vergine Maria, stretta quindi da un profondo legame, e insieme a lei ai piedi della Croce. Secondo gli studiosi, questa donna era imparentata con Gesù in quanto moglie di Cleofa, chiamato anche Alfeo, che era il fratello di San Giuseppe. Era perciò la zia di Gesù. Anche Santa Salomé, o Maria Salomé, era una parente, perché figlia di Maria di Cleofa.
Santa Maria Salomé era la primogenita dei figli di Maria di Cleofa e aveva sposato Zebedeo. Era perciò la madre di due santi apostoli, Giacomo il Maggiore e Giovanni l’Evangelista.Tra i figli di Maria di Cleofa c’era anche il secondogenito, S. Giacomo il Minore, chiamato così perché tra gli apostoli del Signore veniva dopo San Giacomo il Maggiore. Anche lui tra tra i dodici, fu il primo vescovo di Gerusalemme.Era una famiglia piena di santi e stretti seguaci di Gesù, tra cui c’era anche altri figli di Maria di Cleofa, San Giuda Taddeo, poi morto martire e S. Simeone, che fu secondo vescovo di Gerusalemme e, secondo la tradizione, morì crocifisso a 120 anni.
Maria di Cleofa con altre donne si prodigava per provvedere alle necessità pratiche del collegio apostolico. Forte nella fede, insieme alle altre due donne, oltre che ovviamente alla Madre e a San Giovanni, fu tra i testimoni oculari della crocifissione e morte di Gesù. Ma è anche scelta, lei e le altre due donne, per ricevere l’annuncio della Resurrezione.
Il Martirologio Romano le ricorda con queste parole: “A Gerusalemme, commemorazione delle sante donne Maria di Cleofa e Salomé, che insieme a Maria Maddalena vennero la mattina di Pasqua al sepolcro del Signore per ungere il suo corpo e per prime udirono l’annuncio della sua resurrezione“.
La grande fedeltà e l’immenso amore che legava queste donne al Signore non le ha fermate dall’accompagnarlo sotto la Croce, nonostante le difficoltà. Con cuore compassionevole e coraggioso sono state vicino alla Madonna, hanno resistito alle atrocità a cui hanno assistito, hanno mantenuto la forza e la fedeltà esponendosi anche pubblicamente.
Lo stesso amore volevano dimostrarlo quando, la mattina della domenica di Pasqua, si erano recate presso il sepolcro con l’intento di ungere il corpo del Signore con gli oli aromatici. A loro fu dato dall’Angelo l’annuncio: “So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto. Venite, guardate il luogo dove era stato deposto” (Mt, 28, 5-6).
E insieme a questo incontro sconvolgente con l’Angelo, che aveva suscitato in loro timore, ricevono anche un compito, che sarà di un’importanza enorme per l’umanità. “Presto, andate a dire ai suoi discepoli: «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete” (Mt 28, 7), disse loro l’Angelo. Loro, donne, una categoria che all’epoca non aveva alcun potere, dovevano annunciare un evento straordinario. Dio ha vinto la morte e ha voluto che fossero loro le prime a saperlo e a dirlo agli altri.
Non si hanno notizie sulla vita successiva di Santa Maria di Cleofa. Su Santa Salomé ci sono leggende secondo cui dopo l’Ascensione del Signore seguì gli apostoliche si erano messi in cammino per annunciare il Vangelo agli altri popoli.
Forse dopo un lungo pellegrinaggio in compagnia di San Biagio e San Demetrio giunse presso Veroli, che oggi si trova in provincia di Frosinone. Chiese ospitalità ad un pagano, che si convertì e fu battezzato con il nome Mauro. Rimase lì mentre gli altri andarono incontro al martirio e dopo circa sei mesi morì anche lei in una data imprecisata.
Il Martirologio Romano la ricorda il 24 aprile insieme a Santa Maria di Cleofa, ma è venerata da sola anche il 22 ottobre. A Veroli c’è una basilica a lei dedicata dove si trova quello che con molta probabilità è il suo corpo.
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