Il santo di oggi 24 ottobre è san Luigi Guanella, sacerdote comasco, autore di opere per i poveri all’insegna della carità e della Provvidenza.
Nell’Italia della seconda metà dell’Ottocento opera san Luigi Guanella, sacerdote comasco, la cui memoria liturgica è oggi 24 ottobre.
Nasce a Franciscio di Campodolcino in provincia di Como il 19 dicembre 1842 da una famiglia molto religiosa di cui è il nono di tredici figli. Viene formato cristianamente e con fervore religioso in una casa in cui la preghiera del rosario viene recitata quotidianamente.
A questa si affianca la lettura delle storie dei santi e certamente l’atmosfera in cui cresce ha una forte influenza sulla decisione del giovane Luigi di diventare sacerdote. Entra nel seminario di Como e poi nel 1866 riceve l’ordinazione sacerdotale.
La storia di san Luigi Guanella si arricchisce di un incontro importante. È quello con don Bosco che avviene a Savogno. Guanella ha modo di conoscere il santo e l’opera del Cottolengo. Per tre anni va a vivere a Torino presso don Bosco e collabora con lui.
Poi, il suo vescovo lo richiama a tornare e fa ritorno a Como. Decide di fondare un collegio in stile salesiano a Traona. Non è tutto semplice e l’opera viene ostacolata. Le autorità civili gli mettono i bastoni tra le ruote e per obbedienza al suo vescovo è costretto a chiudere il collegio.
Si ritrova inviato in una parrocchia a Pianello Lario. Sarà lì che proseguirà la sua missione. Animato da uno spirito di grande carità e confidando nell’aiuto della Provvidenza, compie un’ottima opera. In quella piccola località incontra un gruppo di donne con forte spirito cristiano che vogliono aiutarlo a prestare soccorso ai bisognosi.
E così riesce a fondare l’istituto delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza. A Como poi si aprirà una congregazione maschile, la prima Casa della Divina Provvidenza.
Vedendo tutta la gente bisognosa di aiuto e di assistenza don Guanella era certo di non potersi fermare o arrendere finché ci fosse stato qualcuno da soccorrere. Con grnade determinazione quindi prosegue la sua attività e con il passare del tempo le congregazioni da lui fondate si espandono.
La diffusione comprende tutta l’Italia e si estende anche in Svizzera. Ha l’apprezzamento di papa Pio X in un incontro a Roma nel 1904 e da lui riceve il compito di realizzare una costruzione dedicata al Transito di san Giuseppe.
L’avanzare dell’età non ferma don Guanella dall’intraprendere una missione anche oltreoceano. All’età di 70 anni, infatti, si reca negli Stati Uniti per evangelizzare gli immigrati italiani che si trovavano nelle terre dell’America del Nord.
Quando avviene il devastante terromoto del 1908 nello Stretto di Messina e coinvolge la città siciliana oltre alla confinante Reggio Calabria, lui va per prestare aiuto ai terremotati. Farà lo stesso anche dopo il terremoto in Abruzzo del 1915 pochi mesi prima di morire.
Il 24 ottobre di quell’anno, infatti, la morte lo coglie, in un fisico ormai fiaccato dalle fatiche. Considerava la morte come “una madre che abbraccia il figlio“, come “un’angelo che conduce alla patria“. Muore, dunque, con la certezza della vita eterna che lo attende.
La beatificazione arriverà nel 1963 dopo il miracolo di guarigione di una donna da una peritoniteacuta e diffusa. Successivamente diventerà ufficialmente santo nel 2011 dopo il miracolo della guarigione di una donna americana vittima di un incidente che si trovava in stato di coma profondo e irreversibile.
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