Con la solennità del Natale del Signore si celebra la rivelazione del Verbo di Dio all’umanità per salvarla.
Il termine Natale deriva dal latino e significa letteralmente “giorno della nascita”, quella di Gesù Cristo, il Figlio di Dio nato dalla Beata Vergine Maria per opera dello Spirito Santo.
I Vangeli non riportano indicazioni cronologiche relative alla Nativita di Gesù. Ma prima attestazione cristiana della data del 25 dicembre risulta in un documento Cronografo del 354 ed è di Filocalo, il calligrafo di papa Damaso.
Nella Deposytum Martyrum filocaliana che viene datata al 336, l’iscrizione “natus Christus in Betleem Iudeae” è in riferimento all’8° giorno delle calende di gennaio.
Nel mondo romano la commemorazione della Nascita del Signore corrispondeva alla celebrazione pagana del soltizio d’inverno a cui era stata sovrpapposta. Era il “Dies Natalis Solis Invicti“, il “giorno di nascita del Sole Invincibile”, quando la durata del giorno iniziava ad aumentare leggermente dopo il solstizio invernale. La data del 25 dicembre fu stabilita ufficialmente dall’imperatore Aureliano nel 274.
Il mistero dell’Incarnazione è il secondo dei misteri principali del cristianesimo, dopo quello di Dio, Uno e Trino.
Dio viene incontro all’uomo
Il Martirologio Romano enuncia che “nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua piissima venuta, concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo: Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne“.
E lo sottolinea dopo aver enumerato fatti storici accaduti precedentemente: cioè che erano trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, ed altrettanti dal diluvio universale. Vari altri secoli dopo che Abramo migrò e altri dall’uscita del popolo d’Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè. Ma anche dopo l’unzione regale di Davide, dopo la profezia di Daneiele e dopo la fondazione di Roma.
“L’Eterno entra nel tempo, il Tutto in un frammento. Dio assume il corpo dell’uomo” recita una poesia di San Giovanni Paolo II che esprime meravogliosamente e poeticamente la verità di fede.
L’Incarnazione del Signore segna la partecipazione diretta degli uomini alla vita divina. La salvezza umana in Cristo è data attraverso questa nascita e Dio che si abbassa verso l’uomo per mostrarsi a lui.
La Nascita di Gesù avvenne in umiltà e in un nascondimento che fu illustrato da miracoli per farlo conoscere a tutti coloro che avrebbero avuto il cuore aperto per afferrare il mistero. Sono i poveri pastori, non i grandi della terra a vedere per primi e ad adorare il Dio fatto uomo.
La celebrazione liturgica inizia il tempo natalizio con i Primi Vespri del 24 dicembre e si conclude con la domenica i cui si celebra il Battesimo del Signore. È preceduta dal tempo di preparazione rappresentato dalle quattro domeniche dell’Avvento.