Con la celebrazione di oggi la Chiesa ci invita a conoscere più da vicino la figura di San Paolo, l’Apostolo delle genti.
Paolo sperimenterà l’amore sconvolgente e il perdono di Dio al punto da essere trasformato interiormente. E così, lui che era il più feroce persecutore dei seguaci di Gesù Cristo, diventerà l’Apostolo per eccellenza annunciando alle genti il Vangelo della salvezza.
Paolo, un santo così importante al punto che la Chiesa ne festeggia anche la conversione, originariamente si chiamava Saulo. Ebreo della tribù di Beniamino, Paolo viene circonciso l’ottavo giorno dopo la nascita, e chiamato Saulo appunto. Come suo padre, tessitore di tende, Saulo viene educato alla scuola dei farisei, la più rigorosa.
A 12-13 i genitori lo mandano a Gerusalemme, per approfondire le sue conoscenze religiose alla scuola di Gamaliele, famoso dottore in legge. Sotto la sua guida, Saulo diventa uno zelante osservatore della legge. Il medesimo zelo che fa di lui uno dei più tremendi persecutori dei primi seguaci di Gesù.
In queste vesti lo vediamo impegnato a custodire le vesti dei lapidatori che martirizzano Santo Stefano. Non poteva fare altro, non avendo l’età prescritta. Ma se non lapida materialmente, nondimeno lapida nel proprio cuore non soltanto Stefano, ma ogni cristiano. Il suo unico desiderio non è altro quello che tagliare alla radice la Chiesa di Cristo.
Nulla da stupirsi che Paolo sia stato uno dei più accaniti persecutori dei cristiani di Gerusalemme, che riuscirà velocemente a far sparire. Non contento chiede al sommo sacerdote delle lettere autorizzative per infierire anche contro i cristiani che si sono rifugiati a Damasco.
Folgorato dalla grazia sulla via di Damasco
Ma proprio qui troverà il Signore ad attenderlo con tutta la potenza della sua grazia. Mentre si sta recando nella città di Damasco accade un fatto sconvolgente. Siamo attorno all’anno 36. Luca ci racconta che mentre Saulo è in viaggio, in procinto di avvicinarsi a Damasco, all’improvviso viene avvolto da una fulgida luce dal cielo che lo acceca. Sbalzato da cavallo da una forza misteriosa, cadendo sente una voce da cielo che gli dice: «Saulo, perché mi perseguiti?». Lui, terrorizzato e stupefatto al tempo stesso, risponde: «Chi sei tu?». E il Signore a lui: «Io sono quel Gesù che tu perseguiti».
Paolo, totalmente conquistato dalla grazia, chiede: «Che vuoi ch’io faccia, o Signore?». «Alzati e prosegui verso Damasco» – gli dice il Signore – «là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia».
Saulo si leva in piedi, ma essendo rimasto accecato a causa della folgore, deve farsi guidare fino a Damasco, dove resta tre giorni in rigoroso digiuno e in costante orazione. Al terzo giorno riceve il battesimo da Anania e gli viene restituita la vista. Da quel momento Paolo, dopo aver sperimentato il perdono e la misericordia di Dio, da feroce persecutore dei cristiani si trasforma nell’Apostolo delle genti, malgrado non facesse parte dei Dodici.
Preghiera nella festa della conversione di San Paolo
Dio, che con la predicazione del beato apostolo Paolo hai istruito il mondo intero, deh! fa’ che, mentre oggi veneriamo la sua conversione, per i suoi esempi veniamo a te.