Le Sante Aurelia e Neomisia di nobili origini, percorrono insieme molta strada, condotte da un angelo del Cielo.
Le due sorelle condividono una intera vita, costellata dalla fede e da tante sofferenze.
Le notizie riguardo la storia delle Sante Aurelia e Neomisia sono incerte e lacunose e non c’è una collocazione temporale ben precisa.
Si sa però che erano sorelle e che sono nate in una famiglia nobile dell’Asia Minore. Rimaste presto orfane però furono soggette alla schiavitù da parte dei maomettani e trasportate in Tracia, antica regione della Grecia.
Dopo un periodo di schiavitù riescono ad ottenere la libertà e iniziano a viaggiare per raggiungere la Palestina e andare in pellegrinaggio nei più importanti santuari occidentali.
Nel corso di questo pellegrinaggio adorano il Signore e predicano il Vangelo. Si narra che giungono in Italia attraversando un mare in tempesta ed è un angelo a guidarle e far loro strada attraverso la Puglia, la Lucania fino ad arrivare a Roma.
Perocrrono la via latina, e nella strada di ritorno, dopo ave visitato la città eterna, Aurelia e Neomisia caddero vittima dei Saraceni che in quel periodo attaccavano le zone del Centro – Sud Italia.
Gli invasori le picchiarono e le frustarono ferocemente tanto che le ridussero in fin di vita. Solo un forte temporale giunto all’improvviso mise paura agli aggressori che si allontanarono.
Le due sorelle riuscirono a raggiungere la città di Anagni e nei pressi, in una borgata, morirono un 25 settembre. Prima di morire ricevettero una visita di un angelo che predisse loro la fine.
Inizialmente i loro corpi furono sepolti presso l’oratorio della cittadina, successivamente furono spostati nel Monastero di Santa Reparata.
Successivamente il vescovo Rumaldo fece traslare le spoglie delle Sante nella cattedrale di Anagni. Attualmente la loro tomba è posta nella cripta di San Magno all’interno della chiesa.
Le informazioni relative alla loro vita sono poche e non ben definite. Le notizie più certe riguardano la sepoltura dei loro resti mortali.
Il testo in cui si hanno dati certi su di loro è il codice Chigiano C. VIII. 235 che risale agli inizi del XIV secolo. Si deve a Cesare Baronio l’inserimento dei nomi delle due Sante nel Martirologio Romano ma riporta che nonostante abbia preso lettura degli Atti a loro relativi il testo non è ben chiaro. Si trovano raffigurazioni delle Sante Aurelia e Neomisia in affreschi del XIII secolo.
O Signore, per la tua sconfinata misericordia
e per i meriti dei tuoi santi martiri,
dà conforto a chi soffre e fà
che la nostra fiducia in Te
si rafforzi sempre di più.
Amen
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