Oggi la Chiesa onora il mistero profondo e insondabile della Santissima Trinità: Tre Persone che sono un unico Dio.
Nella domenica successiva alla Pentecoste i cristiani celebrano la Solennità della Santissima Trinità, il mistero che vuole che Dio sia allo stesso tempo Padre, Figlio e Spirito Santo.
Il mistero della Trinità è stato rivelato da Gesù Cristo che nel Vangelo ha rivolto questo invito agli Apostoli: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Si racconta che un giorno Sant’Agostino, passeggiando in riva al mare mentre cercava di comprendere il mistero della Santissima Trinità, avesse incontrato un bambino intento a prendere l’acqua del mare con una conchiglia versandola in una piccola buca che aveva scavato nella sabbia.
Incuriosito, il Santo di Ippona chi gli chiese cosa stesse facendo. «Voglio mettere il mare dentro la buca» si sentì rispondere Agostino che cercò allora di spiegare al bambino che quel tentativo era impossibile. Fu allora che il piccolo aggiunse: «Prima che tu comprenda il mistero di Dio, io avrò messo tutto il mare nella buca».
Dopo questa frase fulminante, il bimbo sparì. A quel punto Agostino capì chi fosse in realtà quella figura: un angelo mandatogli da Dio per fargli capire che il mistero della Santissima Trinità è il più grande della nostra fede, anche se indubbiamente il più arduo da comprendere. A ragione ha scritto dunque Gustave Thibon: «Il mistero non è un muro contro cui l’intelligenza si infrange, ma un oceano dove l’intelligenza si perde».
La festa della Santissima Trinità fu istituita nella nel Medioevo da Thomas Becket che, ordinato vescovo di Canterbury nel 1162 la domenica dopo la Pentecoste, volle che il giorno della sua consacrazione diventasse una nuova festa in onore della Santissima Trinità.
Di qui si estese man mano alle singole diocesi e finalmente all’intera Chiesa Romana per opera di Papa Giovanni XXII che nel 1334 la dichiarò festa universale, fissandola la prima domenica dopo Pentecoste.
Il mistero della Santissima Trinità, ha detto papa Benedetto XVI, è quello di «Tre Persone che sono un solo Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore, lo Spirito è amore. Dio è tutto e solo amore, amore purissimo, infinito ed eterno. Non vive in una splendida solitudine, ma è piuttosto fonte inesauribile di vita che incessantemente si dona e si comunica».
Essendo fonte inesausta di vita e di amore, proseguiva il Papa, «in tutto ciò che esiste è in un certo senso impresso il “nome” della Santissima Trinità, perché tutto l’essere, fino alle ultime particelle, è essere in relazione, e così traspare il Dio-relazione, traspare ultimamente l’Amore creatore. Tutto proviene dall’amore, tende all’amore, e si muove spinto dall’amore».
Per questo motivo, sottolineava Benedetto XVI, «la prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l’amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati»
Ci giovi alla salvezza dell’anima e del corpo, o Signore Dio nostro, la comunione di questo sacramento, la confessione della sempiterna e santa Trinità e della stessa individua unità.
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