Solo uno degli Apostoli non finirà martirizzato come Stefano, il Protomartire festeggiato ieri dalla Chiesa: San Giovanni, il «discepolo prediletto» del Maestro che morirà quasi centenario.
San Giovanni, primo a seguire il Signore e autore del quarto vangelo e dell’Apocalisse, ha come simbolo un’aquila, perché l’aquila ha saputo volare alto in alto e contemplare Dio: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio». Con questa profondissima Giovanni aprirà il suo vangelo.
Giovanni, il «teologo », l’Apostolo che ha l’Aquila come proprio simbolo era stato quello più vicino al Signore Gesù: col suo cuore, più che per elevazione mentale. Era al suo fianco anche fisicamente, come quel pomeriggio sul Calvario, quando tutti gli altri Apostoli si erano dileguati.
Tutti ma non Giovanni, l’Apostolo più giovane, che aveva seguito il Maestro, assieme con le donne. Gesù in Croce, gli aveva dato un’altra madre: la sua, la Vergine Maria. «Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa».
Primo discepolo del Signore
Giovanni, «il discepolo prediletto », era stato il primo, assieme ad Andrea, a seguire Gesù. Lo vediamo accanto al Maestro durante le nozze di Cana, così come a casa del suocero di Pietro. Testimone dei primi miracoli di Gesù e delle prime pésche prodigiose, aveva anche assistito alla Trasfigurazione.
E quando, sulla via di Gerusalemme, i Samaritani non vollero accogliere Gesù, con uno scatto d’ira tipicamente giovanile, Giovanni e il fratello Giacomo avevano detto: «Signore, vuoi che diciamo al fuoco di scendere dal cielo a consumarli?».
La lezione del Maestro
Ma il Signore placherà questi bellicosi propositi con una risposta straordinaria: «Il Figlio dell’Uomo non è venuto per perdere le anime degli uomini, ma per salvarle». Sarà solo più avanti, durante l’ultima Cena, che Giovanni imparerà che fuoco andasse chiesto al Signore: il fuoco della carità: «Amatevi come io vi ho amato».
Giovanni era con Pietro, quando Maria di Magdala corse per dire loro: «Hanno levato il Signore dalla tomba!». Si trovava a bordo della barca quando, fu il primo a riconoscere sulle rive del lago Tiberiade, Gesù Risorto: «È il Signore».
Da vecchio, dopo aver a lungo ospitato Maria a Efeso, dove secondo una tradizione era stato vescovo (oltre che evangelizzatore dell’Asia), dopo aver ricevuto le visioni dell’Apocalisse scrive l’ultimo Vangelo. «Dio è carità» diceva Giovanni.
Preghiera a San Giovanni
O Apostolo prediletto, insegnateci ad amare Gesù, come voi lo amaste, insegnateci ad amar Maria colla purità della vita, colla dolcezza e l’affetto del cuore, di cui lasciaste si bell’esempio.