Sant’Angela Merici, mistica vissuta a cavallo tra il XV e il XV secolo, è stata una figura fondamentale per migliaia di giovani ragazze che grazie a lei potranno ricevere una istruzione adeguata.
La sua esistenza viene sconvolta da una straordinaria apparizione che le mostra la sua missione nel mondo. Una chiamata alla quale Angela risponderà consacrando tutta la propria vita al servizio delle giovani fanciulle.
Angela Merici nasce a Desenzano del Garda nel 1474. È la figlia di una famiglia di piccola nobiltà provinciale. Andrà decisamente controtendenza, distinguendosi per frugalità e umiltà di vita in un’epoca contrassegnata dall’ostentazione della ricchezza e dalla mondanità.
Infatti mentre nel Rinascimento le corti principesche esaltavano, nel pieno di una eccezionale fioritura artistica e letteraria, l’opulenza e la materialità dell’esistenza umana, Angela, destinata a diventare la fondatrice dell’Ordine di Sant’Orsola, aveva intrapreso tutt’altra strada.
Orfana di entrambi i genitori ad appena 15 anni
E qual era questa strada se non quella della vita umile, cadenzata dai ritmi della meditazione e della preghiera? Rimasta sola al mondo quando ha solo 15 anni, dopo aver perso sia il padre che la madre, Angela, ormai priva di appoggi terreni, trova rifugio unicamente e totalmente in Dio. Fa così il suo ingresso nel Terz’ordine francescano, coltivando nel suo cuore il desiderio ardente di potersi recare un giorno in pellegrinaggio in Terrasanta.
Quando finalmente riesce a realizzare il suo desiderio lasciando Desenzano del Garda per la Palestina, la colpisce una improvvisa cecità che le impedisce di vedere coi suoi occhi la terra che in cuor suo aveva così tanto desiderato contemplare. Non le restano altro che gli occhi della fede, coi quali guarda il Santo Sepolcro.
L’apparizione della scala celeste
Al ritorno dalla Palestina Angela ha un’apparizione durante la quale vede una lunghissima scala, che da terra arriva a toccare la volta celeste, una scala percorsa da lunghe schiere di fanciulle. Sente anche una voce che la esorta a fondare una comunità religiosa. Angela interpreta il messaggio celeste come una chiamata a dedicare la propria vita all’educazione delle ragazze che non potevano permettersi un’istruzione adeguata. Si ricorda anche della famosa leggenda di Sant’Orsola, la regale fanciulla martirizzata a Colonia dagli Unni, assieme a undicimila vergini. E trova che il suo esempio e quello delle sue compagne ben si adatti agli ideali che dovrà avere il nuovo ordine, intitolato infatti in suo onore.
A quel tempo non c’erano scuole o istituti femminili. Soltanto ricchi e nobili potevano permettersi di dare un’istruzione alle figlie assumendo costosi precettori a casa. I figli maschi invece venivano avviati alla carriera militare, ecclesiastica o diplomatica.
La nascita delle Orsoline
Non appena ritorna a casa Angela – che aveva anche recuperato miracolosamente la vista – fonda a Brescia la Congregazione di sant’Orsola. È il 1535: nasce la Congregazione delle Orsoline, formata da religiose che consacrano la propria vita all’assistenza materiale e morale delle ragazze. Ben presto le Orsoline di Angela Merici, da Brescia, si diffondono in diverse altre città italiane e poi anche fuori.
Grazie al loro servizio migliaia di giovani ragazze potranno ricevere una educazione solida, dal punto di vista spirituale e culturale. Angela muore nel 1540, quasi tre secoli più tardi, nel 1807, viene canonizzata.