Sacerdote francesce del XVI secolo, San Vincenzo de’ Paoli è il fondatore e ispiratore di varie congregazioni religiose tra cui le Figlie della Carità.
San Vincenzo de’ Paoli nasce in una piccola località della Guascogna, Pouy, il 24 aprile 1581 da una famiglia povera. Nonostante la povertà divideva il suo cibo con i compagni e donava ai più bisognosi il poco che aveva.
A 16 anni fa da istruttore al figlio di un avvocato per pagarsi gli studi che il padre non poteva garantirgli. A 20 anni riceve gli ordini minori e a 24 diventa sacerdote.
Nel 1605 mentre viaggiava da Marsiglia verso Narbona i pirati turchi lo prendono prigioniero e lo vendono come schiavo a Tunisi. Porta l’annuncio del Vangelo anche in quell’occasione e il suo padrone si converte e lo libera dopo due anni di schiavitù.
Agli inizi del suo ministero arriva anche ad indebitarsi pur di aiutare i poveri. Gli viene data la parrocchia di Clichy e lì comincia a fare tante opere di carità. Diventa il regio cappellano di tutte le carceri francesi e riesce ad ottenere migliori condizioni di vita per i detenuti.
Dopo esser diventato il precettore dei figli dei marchesi di Gondi si rende conto del grande divario che esisteva tra ricchi e poveri che dall’ambito materiale si estendeva anche a quello morale e culturale.
Intraprende un’attività di predicazione e nel 1617 prende vita la prima cellula della Carità fondando le Serve dei poveri, la prima associazione benefica.
Si trasferisce a Parigi e cerca di contrastare lì la situazione di degrado che investe i meno abbienti. Coinvolge molte nobildonne che prendono a cuore la sua missione e lo aiutano a realizzarla.
Contribuiscono economicamente alle sue opere e nascono le Dame della Carità tra le cui fila c’è anche la futura regina di Polonia. Con il loro appoggio fonda un ospedale nella città e poiché le Dame non possono svolgere lavori umili fonda le Figlie della Carità.
Si tratta di una congregazione religiosa femminile che all’epoca risultava originale in quanto le componenti non erano monache dedite alla contemplazione, ma “suore” cioè sorelle che si dedicavano alla cura degli altri.
Dopo la fondazione delle Figlie della Carità opera condivisa da Santa Luisa de Marillac, prosegue la sua predicazione nei villaggi e trova il supporto di diversi sacerdoti.
Nasce una nuova comunità sostenuta economicamente dai marchesi di Gondi: la Congregazione della Missione, chiamata dei “Lazzaristi” perché aveva sede presso il priorato di San Lazzaro.
Da vita alle “Conferenze del martedì” un ciclo di catechesi dedicate alla formazione del clero per la promozione di un apostolato attivo e ben strutturato.
Sotto il suo influsso la regina gli concede il Ministero della Carità con cui può sviluppare le sue opere caritative in tutta la Francia. San Vincenzo de’ Paoli muore all’età di 79 anni a Parigi il 27 settembre 1660.
Ha saputo conciliare perfettamente contemplazione e azione, un’evangelizzazione e un’attenzione alla promozione umana concreta e fattiva.
I membri delle sue congregazioni ovvero i suoi figli religiosi si ispirano alle “Regulae” vincenziane: semplicità, mansuetudine, umiltà, zelo per la salvezza delle anime e mortificazione.
Viene canonizzato nel 1737 e successivamente nel 1885 è proclamato patrono di tutte le Associazioni cattoliche di carità.
È sepolto nella cappella di Saint-Vincent-de-Paul a Parigi e alcune sue reliquie si trovano nella Cappella della Medaglia della Madonna Miracolosa a Rue du Bac.
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