Santa Gianna Beretta Molla, scoperto un cancro in gravidanza, mette al primo posto la vita che porta in grembo e preserva la bambina, sacrificando la sua vita con amore di madre.
Esempio e modello di madre cristiana, Santa Gianna Beretta Molla è nota per la scelta di rimandare le cure di un tumore in gravidanza pur di non nuocere alla bimba che portava in grembo. La sua santità però investe non solo questa scelta, ma tutta la sua vita.
Nata a Magenta in provincia di Milano il 4 ottobre 1922, Gianna era la decima dei 13 figli di Alberto Beretta e Maria De Micheli. Viene cresciuta cristianamente e già in famiglia riceve gli insegnamenti evangelici che metterà in pratica anche una volta cresciuta. Quando riceve la Prima Comunione, all’età di 5 anni e mezzo, è un momento molto importante per lei e da allora l’Eucarestia rimane un punto fermo e lo sarà per sempre.
Medico, moglie e mamma seguendo le virtù cristiane
Gianna una volta cresciuta studia medicina all’Università di Pavia e si laurea nel 1949. Insieme allo studio si occupa di fare apostolato tra le fila dei giovani dell’Azione Cattolica, e di prestare caritatevole assistenza agli anziani presso le Conferenze di San Vincenzo.
Diventata medico apre uno studio a Mesero, nei pressi di Magenta e successivamente si specializza in pediatria. Si dedica con professionalità e amorevolezza al suo lavoro e si prodiga prevalentemente per i bambini, le mamme, gli anziani e i bisognosi. Ha interesse per lo sport e le piace praticare sci e alpinismo e tramite queste attività può ammirare la grandezza e la bellezza del creato.
Si sposa con l’ingegner Pietro Molla il 24 settempre 1955 dopo un periodo di fidanzamento vissuto in maniera virtuosa e consapevole dell’importanza del sacramento del matrimonio. Subito dopo arrivano i figli: nel 1956 nasce il primogenito Pierluigi, nel 1957 Mariolina, poi nel 1959 Laura. Nel 1961 Gianna rimane incinta della quarta figlia. A soli due mesi di gravidanza scopre di avere un fibroma all’utero.
La scelta d’amore del suo cuore materno
La scoperta di un tumore la immerge nel mistero della sofferenza che però lei vive all’insegna dell’amore. Sarebbe necessario un intervento chirurgico per rimuovere il fibroma, ma Gianna sceglie di non nuocere in nessun modo alla vita della figlia che porta in grembo e decide di rimandare le cure.
Da medico era perfettamente consapevole di rischiare la sua vita, ma sceglie con fermezza di mettere al primo posto la vita della nascitura. Supplica i medici di salvare la vita della sua bambina prima della sua. Chiede al Signore che la bimba non riporti conseguenze negative e che nasca bene. Avviene così. Il 21 aprile 1962 nasce Emanuela. Pochi giorni prima del parto pur continuando a confidare nell’intervento della Provvidenza, chiede esplicitamente : “Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete – e lo esigo – il bimbo. Salvate lui“.
Solo pochi giorni dopo la nascita della sua bambina, il 28 aprile, dopo giorni di grande sofferenza, Gianna Beretta Molla lascia questa terra morendo santamente dopo aver pronunciato “Gesù ti amo, Gesù ti amo“. Aveva solo 39 anni e lasciava il marito e quattro bambini piccoli. I suoi funerali furono una grande manifestazione di profonda commozione, di fede e di preghiera.
Fu sepolta nel cimitero di Mesero e intanto già iniziava a diffondersi la fama di santità che si era percepita evidente per il modo di aver condotto tutta la sua breve esistenza, piena di fede e incarnando concretamente gli insegnamenti del Vangelo, primo tra tutti, la carità. Fu beatificata da papa San Giovanni Paolo II nel 1994 e canonizzata nel 2004.
Preghiera per l’intercessione di Santa Gianna Beretta Molla
Dio, che ci sei Padre, ti benediciamo
perché in Santa Gianna Beretta Molla
ci hai donato e fatto conoscere una donna
testimone del Vangelo da giovane,
da sposa, da madre e da medico.
Ti ringraziamo perché attraverso il dono
della sua vita, ci fai imparare ad accogliere
e onorare ogni creatura umana.
Tu, Signore Gesù, sei stato per lei riferimento privilegiato.
Ti ha saputo riconoscere nella bellezza della natura.
Mentre si interrogava sulla sua scelta di vita,
andava alla ricerca di te
e del modo migliore per servirti.
Attraverso l’amore coniugale, si è fatta segno
del tuo amore per la Chiesa e per l’umanità.
Come te, Buon Samaritano, si è fermata
accanto a ogni persona malata, piccola e debole.
Sul tuo esempio e per amore ha donato
tutta sé stessa, generando nuova vita.
Spirito Santo, dona anche a noi sapienza,
intelligenza e coraggio perché, sull’esempio di Santa Gianna e per sua intercessione, nella vita personale, familiare, professionale, sappiamo metterci al servizio di ogni uomo e crescere così nell’amore e nella santità.
Santa Gianna Beretta Molla,
prega per noi!