Dopo la nascita di Gesù per ordine di Erode ci fu la strage degli Innocenti, l’uccisione dei bambini nel folle piano di un re avido.
I Santi Innocenti che si ricordano il 28 dicembre, sono venerati come martiri. Commemorati a pochi giorni dal Natale del Signore, si rievoca la terribile strage che colpì i bambini al di sotto dei due anni di età dopo la nascita di Gesù.
Il re Erode, avido di potere, aveva saputo dai Magi della nascita del Messia a Betlemme e temeva che questi potesse usurpargli il regno. Perciò, non sapendo dove trovarlo per ucciderlo, decise di mettere in atto un folle piano criminale e ordinò l’uccisione di tutti i bambini maschi di età inferiore ai due anni.
L’evento è raccontato dal Vangelo di Matteo (Mt 2, 1-18) che ne traccia tutti i passaggi. Si compì così la profezia del profeta Geremia “Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più”.
Santo di oggi 28 dicembre: Santi Martiri Innocenti
Gesù Bambino fu tratto in salvo provvidenzialmente perchè un angelo andò in sogno a san Giuseppe e gli disse di fuggire per proteggerlo. Così la Sacra Famiglia compì la fuga in Egitto.
I Re Magi prima della nascita del Bambino nella grotta di Betlemme, quando seguivano la stella cometa, si erano recati da Erode per chiedere informazioni e lo avevano messo al corrente di quella nascita che avrebbe cambiato il mondo.
Il re Erode temeva però che il Messia avrebbe potuto spodestarlo. Si trattava di un re molto crudele che per intrighi di potere aveva già fatto uccidere una moglie, tre figli e moltissimi avversari.
Dopo l’Epifania, ovvero la manifestazione del Signore ai Magi, che si recarono da Gesù Bambino e gli portarono i doni, questi re sapienti non tornarono da Erode, come questo aveva chiesto loro. Avevano compreso la sua avidità e i suoi cattivi sentimenti e pensarono di non dargli l’informazione che lui più di tutto cercava.
I Santi Martiri Innocenti, la moltitudine di bambini piccoli che furono massacrati per questo folle progetto sono stati definiti flores martyrum. Vengono ricordati pochi giorni dopo la commemorazione della Natività in quanto sono fatti rientrare tra i cosiddetti comites Christi, coloro che sono stati testimoni vicini al Salvatore.
Piccoli testimoni inconsapevoli
Hanno reso testimonianza non con le loro azioni, ma con il sangue, seppure inconsapevolmente. Il Messale Romano sottolinea al riguardo che questi piccoli Santi Innocenti “ci ricordano che il martirio è un dono gratuito del Signore“.
Sono vittime innocenti che partecipano così alla gloria eterna dell’Agnello. Il loro martirio è strettamente legato al mistero di salvezza e che può essere compreso con lo sguardo della fede e della fiducia nei disegni divini e imperscrutabili.
Il culto ai Santi Martiri Innocenti è antico. Risale almeno al IV secolo dal momento che ce ne sono tracce nel calendario cartaginese dell’epoca. Successivamente, nel secolo dopo, se ne fa menzione nel Sacramentario Leoniano. La memoria liturgica è stata fissata per ordine di papa Pio V.
Il vescovo cartaginese Quodvultdeus, del V secolo, a riguardo dei Santi Innocenti disse: “O meraviglioso dono della grazia! Quali meriti hanno avuto questi bambini per vincere in questo modo? Non parlano ancora e già confessano Cristo! Non sono ancora capaci di affrontare la lotta perché non muovono ancora le membra, e tuttavia già portano trionfanti la palma della vittoria“.
Questi bambini martiri innocenti rievocano la strage contemporanea dei bambini morti per aborto volontario. Nel 1936 il beato Ildefonso Schuster, consacrò ai Santi Innocenti l’altare della chiesa dell’Ospedale Mangiagalli di Milano, che poi il primo ad eseguire aborti per legge.