E’ uno dei primi monaci a condurre una vita eremitica, e lo fa in Francia sul massiccio del Giur, seguendo l’esempio degli antichi monaci. A lui fanno seguito tantissimi altri monaci dei quali, lo stesso Santo ne diviene guida spirituale.
Per la sua vita da eremita, si ispira a quella dei Padri del deserto della Tebaide.
28 febbraio: Romano, il primo eremita francese
In questo ventottesimo giorno del mese di febbraio, la chiesa venera San Romano. Romano e il fratello Lupicino sono nati a Izernore, nel territorio dei Sequani. I genitori lo mandano a studiare nel monastero d’Ainay a Lione.
Presto desidera vivere una vita da eremita, per poter realizzare meglio il suo ideale ascetico. All’età di 35 anni si ritira quindi nelle foreste del Massiccio del Giura, in un luogo chiamato Condat. Vive da eremita, imitando i Padri del deserto della Tebaide.
Ha trovato riparo sotto un gran pino solitario, le cui fronde lo proteggono dalle intemperie, nutrendosi di frutti selvatici e dissetandosi ad una fresca sorgente vicina. Si è portato anche una vanga e delle sementi, che semina ottenendo dei buoni raccolti, con i quali si sfama. Dopo qualche anno lo raggiunge il fratello Lupicino, che era rimasto vedovo. Insieme vivono da eremiti ancora qualche anno fra digiuni e penitenze.
La scelta di vivere in una grotta e la paura di non farcela
Gli inizi sono difficili, soprattutto per il clima freddo e umido del luogo. Romano e Lupicino, scoraggiati per la fatica, decidono di abbandonare Condat. Dopo un giorno di cammino si fermano presso un casale e chiedono ospitalità a una donna, ma questa li incoraggia a tornare indietro, sostenendo che non dovevano lasciare campo libero a Satana che li aveva voluti cacciare via dal loro romitaggio.
Dopo qualche anno, attratti dalla fama di santità che i pochi abitanti dei dintorni avevano propagato, accorrono altri giovani desiderosi di imitarli. Romano allora per ospitarli, nel 445 costruisce il monastero di Condat e Lupicino, poco distante, quello di Lauconne.
I due fratelli hanno caratteri completamente diversi, Romano è più bonario e mite, mentre Lupicino è più austero e severo. Si alternano spesso alla direzione dei due monasteri: quando la severità di Lupicino scoraggia i suoi monaci, interviene Romano per incoraggiarli con la sua dolcezza.
Altri monaci si affiancano a loro
Tutta la comunità si astiene dal mangiare carne, in rare occasioni si alimentano di latte e uova, si vestono con pelli di animali e calzano zoccoli. Nel 450, Romano fonda sul versante orientale del Giura il primo monastero dell’odierna Svizzera.
Come lui stesso aveva disposto, viene seppellito nel convento di La Balme. Le sue reliquie sono oggetto di grande venerazione.
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Preghiera a San Romano
San Romano, abate austero e buono,
con fiducia a te rivolgiamo la nostra preghiera.
Ricordati di noi davanti a Dio,
Padre onnipotente e misericordioso.
A te affidiamo i desideri del nostro cuore,
i bisogni del nostro tempo.
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